Mafia e Chiesa. Don Ciotti a Roberti: connivenze sì, ma anche buoni esempi
"La Chiesa è stata per decenni in silenzio sul fenomeno mafia ed ha per questo gravi responsabilità". Dopo questa forte accusa pronunciata dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, il presidente dell’Associazione “Libera” Don Luigi Ciotti, ha risposto dai microfoni di Radio Vaticana affermando che sulla mafia, nella chiesa, silenzi “ci sono stati, comprese anche alcune connivenze" ma che è anche vero che "noi - prosegue don Ciotti - abbiamo davanti agli occhi tanti esempi di chi vive il Vangelo con radicalità e senza accomodamenti. Pronti a dare la vita per combattere le mafie. Come è capitato in passato, capita oggi e capiterà in futuro".
Non negando che non si sia fatto abbastanza, il leader di Libera sottolinea poi che queste critiche non sarebbero da rivolgere solo alla Chiesa: "se dobbiamo parlare di silenzio - ha affermato don Ciotti - dobbiamo però parlare anche dei silenzi, delle complicità, delle reticenze, da parte di ampi settori della politica, della società civile e di organizzazioni istituzionali del nostro Paese che hanno colpe pesantissime”. “Questo è il vero problema. La Chiesa ha le sue fragilità ma anche testimoni bellissimi come don Pino Puglisi, per citarne solo uno”, ha concluso il presidente di Libera.