Workshop del comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci
Si è tenuto, presso il salone della “Casa della Natura” del Comitato Italiano per la protezione degli uccelli rapaci (CIPR), in C.da Lacone di Rende, il Workshhop “Politiche, cultura e azioni per un futuro sostenibile in Calabria”.
Sono intervenuti il Rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci, i Consiglieri regionali Giuseppe Graziano ed Orlandino Greco, e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Nicoletta Boldrini per il WWF, Agostino Brusco per Amici della Terra ed il presidente del CIPR Mauro Tripepi. Si è discusso di paesaggio, uso del suolo, salvaguardia della natura, educazione ambientale. Il presidente del CIPR Mauro Tripepi ha introdotto affermando che abbiamo un paesaggio che offre spettacoli di inusitata bellezza laddove l'uomo non è intervenuto a fare danni con la cementificazione, l'urbanizzazione, gli incendi dolosi, il bracconaggio. Si può immaginare e tentare di realizzare un progetto che sia un modello di sviluppo capace di coniugare la tutela dell'ambiente con la presenza delle attività economiche senza mettere a rischio il grande patrimonio di natura che ancora possiamo vantare. Ci auguriamo che dal confronto tra la scienza, la politica e l’ambientalismo possano scaturire sinergie che favoriscano la fruizione corretta della natura ed opportunità di lavoro e occupazione. Il Rettore dell’Università ha ribadito l’unicità e l’importanza della Calabria da un punto di vista geologico ed ha rilanciato la proposta di divulgare questi studi perché rappresentano un valore aggiunto per la nostra terra. Stimolare quindi la conoscenza e la divulgazione di tutto ciò che può essere un richiamo per studiosi e visitatori. Il Workshop che aveva l’obiettivo di rimettere al centro dell’attenzione della classe politica regionale e provinciale l’Ambiente, ha centrato il suo obiettivo infatti Agostino Brusco direttore delle riserve naturali del lago di Tarsia e della foce del Crati nonché presidente di Amici della Terra ha illustrato la proposta di legge dal titolo “ la promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione ambientale” . La proposta di legge è il frutto del lavoro di collaborazione tra le associazioni ambientaliste i laboratori territoriali ed i centri di educazione ambientale della rete di formazione informazione ed educazione ambientale – INFEA accreditati e riconosciuti dalla Regione Calabria, ed hanno lo scopo di coinvolgere una fetta sempre maggiore della popolazione verso le tematiche ambientali. Nicoletta Boldrini presidente del WWF Cosenza Sila e Pollino ha illustrato la proposta di legge dal titolo “l’organizzazione e il funzionamento dei centri di recupero di animali selvatici ed esotici”. In Calabria ogni anno vengono ricoverati nei centri centinaia di animali selvatici feriti denutriti e pulcini caduti dal nido che devono essere curati. Per cui occorre un riconoscimento di tali strutture per colmare un vuoto legislativo che già la legge regionale e nazionale sulla caccia prevedono dalla loro emanazione. Due strumenti legislativi importanti che possono contribuire per la Calabria ad una inversione di tendenza che rimette al centro le questioni ambientali e che porrebbe la nostra regione al pari di altre che in materia si sono già dotate di analoghe leggi. Dette proposte sono state consegnate ai Consiglieri regionali Orlandino Greco Capogruppo in consiglio regionale del raggruppamento politico Oliverio presidente ed al consigliere questore Giuseppe Graziano. Entrambi hanno sottolineato l’importante di rimettere al centro della vita politica ed amministrativa della regione le questioni ambientali e si sono fatti carico di approfondire nelle sedi istituzionali le due proposte di legge in modo da avviare in tempi rapidi la discussione prima in commissione e poi in consiglio previa le verifiche tecnico-giuridiche. Nel corso dell’iniziativa, a cura del CIPR ed in collaborazione con la Polizia Provinciale (che ha recuperato sul territorio il 51% dei selvatici feriti), sono stati presentati i dati dell’attività del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) nel 2014 gli animali ricoverati sono stati 431, con picchi di ricovero nei mesi di giugno, luglio ed agosto del 56 % sul totale. I selvatici restituiti alla vita selvatica sono stati il 42%. Attualmente al CRAS sono ricoverati circa 150 gli animali che hanno bisogno di essere curati ed accuditi e la convenzione con la Provincia di Cosenza è scaduta dal 1 gennaio 2015. Una bella mattinata di Ambiente che il pubblico numeroso che ha riempito il salone della Casa ha dimostrato di gradire particolarmente ed ha animato il dibattito che è seguito agli interventi.