Estate rovente per il Cras di Rende: oltre 250 i ricoveri di specie in difficoltà
Come ogni anno, la stagione estiva per i collaboratori e i volontari del Centro di Recupero Animali Selvatici di Rende, è particolarmente impegnativa per i numerosi e continui ricoveri di selvatici.
La normale routine comprende pulli caduti dai nidi, cuccioli orfani, uccelli vittime di impatto con mezzi o con fili dell’alta tensione, animali investiti o trovati semplicemente debilitati.
Quest’anno l’estate è stata veramente “bollente”, non solo per le temperature eccessivamente alte, ma anche per le innumerevoli chiamate e segnalazioni di animali in difficoltà che sono giunte al Cras da tutta la Calabria.
Infatti, dai primi giorni di giugno ad oggi, gli animali accolti nel centro rendese gestito dal Cipr, Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci, sono stati 258, con un picco di 16 ricoveri in un solo giorno.
Accanto a rondoni, balestrucci, assioli, allocchi, civette, barbagianni, poiane, gheppi, sparvieri e testuggini sono stati accolti anche animali con un certo appeal mediatico, come scoiattoli e fenicotteri. Proprio due giovani di quest’ultimi, trovati rispettivamente sulle spiagge di Fuscaldo e Sibari, hanno attirato la curiosità e l'attenzione ammirata dei turisti presenti che non hanno tardato a condividere sui social la scoperta del giorno, complice quella “Fantasia Flamingo” che sta colorando di rosa questa estate.
Numerose le persone che hanno contattato il Cras per segnalare i due ritrovamenti, così che, grazie ai volontari delle Guardie Zoofile dell’Enpa di Rende che hanno effettuato il recupero a Fuscaldo e alla Polizia Provinciale di Cosenza che si è occupata di quello di Sibari - in entrambi i casi sotto lo sguardo incantato dei bagnanti - i due fenicotteri sono stato consegnati al Cras.
Magri, deboli e fortemente stressati sono stati alimentati e curati a dovere recuperando forza e vitalità, al punto che martedì 12 settembre, presso la riserva naturale di Tarsia e della Foce del Crati, saranno reimmessi in natura.
Anche se gli esemplari rinvenuti sulla costa tirrenica esibivano un piumaggio grigiastro - in quanto giovani - i fenicotteri, splendidi trampolieri di grandi dimensioni, si caratterizzano per l'inconfondibile colore rosa del piumaggio, dovuto al betacarotene presente in alcuni degli alimenti di cui si nutrono - crostacei, molluschi, alghe, frammenti di piante acquatiche - cibo che viene filtrato dal becco massiccio, allungato e ricurvo verso il basso, adattato appositamente per separare fango e silice dal cibo che consumano.
È un vero spettacolo osservare questi bellissimi uccelli che in colonie numerose si spostano lentamente con le lunghe zampe nel fango muovendo continuamente il capo nell’acqua, esibendosi lungamente in equilibrio su una sola zampa.
Ma la campagna di liberazioni del Cras di Rende prosegue anche mercoledì 13 settembre con la liberazione nel Parco Nazionale della Sila di due poiane, un gheppio e uno scoiattolo. Come i fenicotteri, anche il giovane scoiattolo ha attirato l’attenzione di molti turisti in visita nell’altopiano silano. Il piccolo, molto confidente, dopo un’iniziale periodo di alimentazione con biberon, è passato alla difficile fase di svezzamento con l’inclusione graduale nella dieta di tutti quegli alimenti che gli scoiattoli possono facilmente trovare nel loro habitat naturale.
Lo scoiattolo nero calabrese, in seguito a diversi studi scientifici, è da poco stato identificato come specie a sé (Sciurus meridionalis). Più grande e pesante del comune scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), la specie meridionale, che vive in Calabria, in Basilicata, nei boschi di conifere della Sila, del Pollino e della catena costiera, è caratterizzata da una colorazione nera sul dorso e bianca sul ventre.
Purtroppo la specie, benché scoperta da poco, risulta essere già a rischio estinzione a causa della riduzione progressiva del suo habitat e per la competizione con specie alloctone o introdotte artificialmente dall’uomo.
“Che l'Italia si attesti come il Paese europeo con la maggiore biodiversità - e la ricchezza di biodiversità del territorio silano lo conferma - non può che aumentare il rammarico per i tanti scempi ambientali che quotidianamente vengono perpetrati, a cominciare dalla drammatica piaga degli incendi che proprio nella nostra regione hanno toccato cifre da record, con un patrimonio vegetazionale, faunistico e di habitat andato in fumo che tarderà a ricostituirsi e del quale criminali senza scrupoli ma certamente con molti interessi ci hanno privato irresponsabilmente", commentano dallo stesso Cras.