Lavoro: Oliverio e Guccione incontrano i rappresentanti sindacali
Presieduto dal presidente della Regione Mario Oliverio, con la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Carlo Guccione e di alcuni dirigenti regionali, si è tenuto questa mattina presso la sala-giunta di Palazzo Alemanni a Catanzaro l’atteso incontro sul lavoro annunciato nei giorni scorsi. Alla riunione erano presenti anche le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil e Ugl guidate dai rispettivi segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti, Santo Biondo e Antonio Franco.
“La mancanza di lavoro – ha detto Oliverio, introducendo i lavori - è uno degli indicatori più drammatici dell’emergenza sociale ed economica che vive la nostra regione e che può essere fronteggiata solo attraverso lo sforzo di tutti. Occorre quindi che, attraverso una forte concentrazione delle risorse esistenti, di provenienza comunitaria (FSE e FESR), nazionale e regionale, e attraverso un forte coinvolgimento del partenariato sociale e di categoria, si costituisca un “Fondo straordinario per l’occupazione” e si proceda alla elaborazione di un “Piano strategico per l’occupazione”, che si ponga l’obiettivo di dar vita ad una iniziativa “shock” che incida in modo significativo sugli attuali indici della disoccupazione giovanile, che attraverso il fenomeno diffusissimo dei “Neet” (né lavoro né studio né formazione), e attraverso l’emigrazione intellettuale, sta dilapidando un capitale sociale di giovani, minando alla base ogni ipotesi di ripresa economico-sociale della Calabria”.
A tal proposito, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità che si dia vita, al più presto, in Calabria, ad un vero e proprio “Patto per il lavoro” che preveda due livelli di attenzione: una strategia sul precariato calabrese e sugli strumenti di ammortizzatori sociali, finalizzata ad eliminare le condizioni strutturali del precariato ed a garantire la progressiva stabilizzazione produttiva del lavoro precario ed assistito; una serie di iniziative finalizzate alla creazione di nuove opportunità di occupazione e per la promozione di impresa”.
L’assessore Guccione, dal canto suo, ha illustrato diverse azioni già in atto o alla studio dell’esecutivo regionale per affrontare la drammatica situazione occupazionale calabrese: la piena e immediata attuazione regionale del Programma nazionale “Garanzia Giovani”, l’attivazione di un Programma sostenuto e diffuso di incentivi per le Imprese a sostegno di nuove assunzioni stabili nelle diverse nuove forme contrattuali a tutele crescenti; l’attivazione del Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita, l’istituzione di un adeguato Fondo di garanzia fideiussoria per il sostegno al credito delle nuove Imprese giovanili, al fine di sostenere i progetti di sviluppo occupazionale che non sarebbero sostenibili con il credito bancario ordinario; azioni di “welkfare to work” per donne e soggetti svantaggiati; sostegno diffuso ai Progetti di “start-up” (anche minimi) di giovani, per lo sviluppo di idee imprenditoriali o di applicazioni informatico/telematiche o industriali/commerciali, connessi a processi di “spinn-off” accademici o scientifici e di ricerca, o ad attività di innovazione e sviluppo di potenzialità di nuovi mercati interni o esterni; sostegno diffuso alle esperienze di “spinn-off” accademici o scientifici e di ricerca con le Università calabresi e agli Istituti di ricerca o Poli di innovazione/Distretti tecnologici, attraverso lo strumento delle “borse-lavoro” o dei “vouchers formativi ed occupazionali” in modo da incentivare la permanenza dei quadri di alta specializzazione e ricercatori in Calabria ed evitare l’”emigrazione dei cervelli”; il lancio sperimentale di un Progetto di utilizzo di giovani disoccupati qualificati e incentivati, a seguito di un piano formativo adeguato, per la difesa idrogeologica e sismica del territorio o per la difesa dei beni culturali ed archeologici (sull’esempio del Parco archeologico di Sibari), e per la mappatura del territorio con l’aggiornamento della “carta dei rischi” georeferenziata, per garantire una soluzione integrata tra difesa del territorio ed opportunità di lavoro; il rilancio delle iniziative di emersione del lavoro irregolare, finalizzate a consolidare le opportunità di regolarizzazione del lavoro sommerso in prospettiva di stabilizzazione d’impiego, con una azione di sostegno alle imprese interessate e di incentivazione iniziale dei processi di stabilizzazione.
“Parte importante di una strategia di un Piano per il Lavoro in Calabria – ha concluso Guccione - rimane, comunque, un prima sperimentazione di forme di Reddito Minimo di Cittadinanza a significative fasce di popolazione emarginata dal reddito e dalle opportunità di lavoro, da collegare a misure di politiche attive del lavoro obbligatorie per i soggetti incentivati (formazione professionale, orientamento, tirocini aziendali, inserimento lavorativo, autoimpiego ed autoimprenditorialità, servizio civile volontario), da finanziare con le risorse del FSE 2014/2020 e con risorse nazionali del Governo”.
Al termine dell’incontro unanimi apprezzamenti sono stati espressi dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali al metodo e al percorso individuati dal presidente Oliverio e dal suo esecutivo. Da tutti è stata auspicata la volontà di continuare a dialogare con questo metodo e su questa impostazione.