Carfizzi: festa del Primo Maggio alla Montagnella, si tiene da oltre 100 anni

Catanzaro Attualità

La festa del Primo Maggio alla Montagnella di Carfizzi si tiene da oltre 100 anni. È un appuntamento ed un riferimento nazionale per il mondo del lavoro. Una festa che ha conosciuto la storia ed ha accompagnato trasformazioni, vittorie ed anche sconfitte del mondo del lavoro nel suo percorso di conquista, di diritti e di affermazione di dignità e rispetto della persona”. - È la dichiarazione del presidente della Regione Mario Oliverio sulla Festa del 1° Maggio -

“La festa del lavoro oggi - afferma Oliverio - si colloca in una dimensione globale nella quale si impongono nuove regole e consapevolezza adeguata per contrastare nuovi processi di marginalizzazione di milioni di uomini e di donne e mantenere fuori da esperienze di lavoro intere generazioni e vaste aree territoriali.

Per questo è necessario un radicale cambio di rotta nelle politiche europee ed in quelle del Governo Nazionale. C'è bisogno di più Europa per affermare i diritti delle persone: primo tra tutti il diritto al lavoro”.

“È necessario - dice ancora il governatore della Calabria - che l'Europa e le sue Istituzioni assumano un grande programma di investimenti per il lavoro ai giovani. Su questa linea dovrebbe muoversi il Governo Nazionale che, sino ad ora purtroppo, non ha dato segni concreti in questa direzione.

In particolare il Sud e la Calabria sono di fatto cancellati dalle politiche nazionali.

Dal Consiglio dei Ministri, convocato straordinariamente in Calabria, ci aspettavamo misure e provvedimenti concreti, forti ed adeguati in direzione del lavoro e del sostegno alle imprese, incentivi per l'occupazione ed un programma di investimenti. Niente di tutto questo.”

“Questo Primo Maggio - afferma infine Oliverio - deve rappresentare un momento di ripartenza di un movimento ampio per aprire una stagione nuova nella quale il lavoro possa riconquistare la centralità necessaria per offrire opportunità concrete a milioni di persone per vivere con dignità e liberi dalla preoccupazione del futuro”.