Cilea sulla mozione approvata dal Consiglio di Reggio sul valore della famiglia
“E’ un grande risultato la mozione approvata dal Consiglio comunale di Reggio Calabria volta a tutelare il valore della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e aperta alla procreazione dei figli”. Lo afferma in una dichiarazione stampa il presidente provinciale del “Forum delle Associazioni Familiari” Achille Cilea il quale “nell’esprimere grande compiacimento per il documento approvato”, rileva come alla sua realizzazione “ha certamente contribuito il clima sociale attuale, cui hanno lavorato in tanti, (consiglieri, forze politiche e sociali, associazioni cittadine)”.
Cilea prosegue dichiarando che il “Forum delle associazioni familiari offre ampia disponibilità alla collaborazione con l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, per portare a compimento le iniziative necessarie a promuovere la famiglia naturale. E ritiene utile un incontro con il Sindaco per affrontare le tante e urgenti tematiche inerenti la famiglia che l’amministrazione comunale dovrebbe prendere in considerazione”.
“Siamo soddisfatti che il Consiglio comunale abbia impegnato la giunta municipale – dichiara ancora il presidente del Forum provinciale delle Famiglie – a celebrare annualmente la “Festa della Famiglia Naturale”, e giudichiamo questa, una scelta importante che va nella stessa direzione praticata dal “Forum nazionale delle associazioni familiari” con la manifestazione itinerante “Tobia. Famiglia e parole in viaggio”, che nell’ottobre 2011, realizzò la tappa finale proprio a Reggio Calabria.
“Resta ancora in piedi, però, la preoccupazione verso un persistente pensiero ideologico che all’antica lotta di classe oggi ha sostituito la lotta tra i sessi. Motivo per cui – conclude Achille Cilea - troviamo confortante e sottoscriviamo in pieno il passaggio del documento con cui il Consiglio comunale ha dichiarato “la propria opposizione a qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia; comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli; ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale”.