Mozione su tutela Famiglia naturale: soddisfatto movimento Pace

Reggio Calabria Attualità

"PA.C.E. ITALIA accoglie con estrema soddisfazione il voto espresso, praticamente all’unanimità (unico astenuto il Presidente del consiglio),dal Consiglio comunale della Città di Reggio che ha inteso dichiarare la propria opposizione a qualunque tentativo di comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli nonché impegnare la Giunta ad individuare una data per la celebrazione della “Festa della Famiglia Naturale”, formata cioè dall’unione di un uomo ed una donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente (attraverso scuole e associazioni) la valorizzazione dei principi educativi, culturali e sociali.

Il Movimento PA.C.E. ITALIA - continua la nota - esprime, quindi, gratitudine al Sindaco, ai Consiglieri ed ai Gruppi Consiliari tutti per aver sostenuto la mozione presentata dal Consigliere e Presidente Nazionale di PA.C.E. ITALIA, Massimo Ripepi al quale va il nostro riconoscimento per aver presentato una mozione assolutamente coerente con i valori del cristianesimo che egli si è impegnato a trasfondere quotidianamente nell’agire amministrativo.

La mozione, che ricalca quella già approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia, trae origine dalla pervasiva e fuorviante diffusione della “teoria dei gender”, un’idea che sostiene la non esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori fisici: l'umanità, cioè, non sarebbe più divisa tra maschi e femmine, bensì fatta di individui che scelgono liberamente chi vogliono essere...

Purtroppo anche l'Unione Europea, sottomessa ad una burocrazia autoreferenziale, ha adottato la teoria del gender come un'ideologia ugualitaria. Si tratta, a ben vedere, di un’uguaglianza che procede al contrario: vale a dire come negazione di ogni differenza e con la pretesa di trattare allo stesso modo situazioni che, palesemente, “uguali” non sono. La famiglia non è un’ideologia e dunque non si può consentire che la si destrutturi, abbattendo così l’architrave della nostra società, in nome di un’idea impossibile di uguaglianza.

E’ sempre di ieri poi, la notizia sconcertante che in 45 classi delle scuole dell’Infanzia di Trieste siano stati praticati, quale insegnamento didattico, una serie di giochi “gender”, uno dei quali prevedeva che la maestra, dopo aver fatto fare ai piccoli alunni un po’ di attività fisica, facesse notare che le sensazioni e le percezioni provate dai piccini sono uguali: «Per rinforzare questa sensazione - si legge nel manuale a disposizione delle insegnanti - i bambini/e possono esplorare i corpi dei loro compagni, ascoltare il battito del cuore a vicenda o il respiro».

Riteniamo giusto, ovviamente, non discriminare i gay così come ogni altra minoranza, ma questo, per il Movimento PA.C.E. ITALIA non può assolutamente determinare l’imposizione di un modello di società che propugna l’eliminazione “culturale” delle naturali differenze tra i sessi.

Crediamo che per combattere (e vincere) l‘indifferenza e il dissolvimento che dominano la modernità l’unico rimedio possibile sia rappresentato dai valori cristiani esplicitati nelle Sacre Scritture a cui tutti i cristiani fanno riferimento. Ecco perché ci preoccupa la proposta di legge “Scalfarotto” che vorrebbe equiparare la libera manifestazione del pensiero di chi ritiene la famiglia naturale bene primario alla discriminazione razziale: se tale proposta fosse già legge dello Stato, infatti, la mozione a tutela della famiglia naturale non la si potrebbe nemmeno presentare!

Ieri, il Consiglio Comunale di Reggio Calabria - conclude il Movimento - ha scritto una bellissima pagina di civiltà cristiana, coesione e verità ed il voto unanime e trasversale sta li ad indicare, forte e chiaro, qual è la strada da intraprendere per il bene dei nostri figli."