Saccomanno(Prc Cosenza) su mobilitazione studentesca 12 Marzo

Cosenza Attualità

"Salutiamo la mobilitazione che anche nei nostri territori studenti e studentesse hanno costruito contro “la buona scuola” del governo Renzi e per difendere la suola pubblica ed il diritto allo studio per tutti e tutte. La giornata nazionale del 12 marzo, indetta dall’Unione degli Studenti, ha una valenza straordinaria." Lo dichiara in una nota Francesco Saccomanno, segretario provinciale Prc Cosenza

"I giovani scendono in piazza - aggiunge la nota - in tutta Italia contro i progetti dirigisti ed autoritari del governo Renzi, risultato di una visione competitiva delle relazioni tra persone, frutto di politiche liberista che si basano sulla logica dei tagli e dell’austerità e che vogliono disarticolare i diritti di chi nella scuola vive e lavora, il diritto ad un’istruzione pubblica e di qualità per tutti.

In questo contesto, denunciamo pubblicamente l’ulteriore gravissima lesione del diritto allo studio che si sta perpetrando nel liceo scientifico “Fermi” di Cosenza. Nonostante tutte le normative prescrivono la volontarietà del pagamento dei contributi scolastici per le famiglie, al “Fermi” in questi giorni è stato distribuito alle centinaia di studenti il modulo di iscrizione per il prossimo anno scolastico, nel quale si richiede ancora una volta la ricevuta del versamento di Euro 70 sul c/c postale della scuola. Senza specificare, naturalmente, che questo contributo è assolutamente volontario.

Anzi, diversi studenti preoccupati ci hanno riferito che sarebbe stato detto loro che la frequentazione ad alcuni corsi (attivati grazie ai fondi PON), come quelli di recupero, sarebbe legata al pagamento di questi 70 euro. La cosa, se confermata, sarebbe di gravità eccezionale e assolutamente illegittima!

Tutto ciò non ci stupisce,date le frequenti richieste di contribuzioni alle famiglie degli alunni di quella scuola. Ciò è particolarmente insopportabile, soprattutto in tempi di pesante crisi sociale come quella che sta colpendo il mondo del lavoro e le classi popolari in tutta Europa, ed è indicativo della volontà di ripristinare una scuola di classe, definitivamente cancellata dalle lotte e dalle conquiste degli ultimi decenni.

Invitiamo le famiglie - conclude Saccomanno - a sentirsi libere nella corresponsione di questi 70 euro ed annunciamo l’invio di questa denuncia al Provveditorato ed all’Ufficio Scolastico Regionale."