Scuola Cosenza, protesta del Fronte della gioventù comunista
Nessuna sicurezza a Cosenza per il rientro a scuola. Almeno è quello che afferma Eugenio De Fazio, responsabile scuola Fgc Cosenza che ha promosso una manifestazione di protesta per “gravi carenze degli istituti nel garantire le misure anticontagio”.
Questa mattina, la campanella delle scuole di Cosenza aveva suonato da poco tempo che gli studenti sono scesi in strada per protestare, preannunciando la partecipazione a una manifestazione più corposa per il 9 ottobre. Le richieste degli studenti sono: “più fondi per l'istruzione”.
De Fazio parla di “classi pollaio”, “edifici inadeguati già prima della pandemia”, parla anche di “carenza di personale scolastico” e non solo. Perché il responsabile del Fronte della gioventù comunista ha dato i numeri in merito alle percentuali di studenti calabresi provvisti di tablet e computer.
Nella nostra regione il “40% degli studenti calabresi è sprovvisto di tablet e computer, di una connessione internet stabile per poter seguire le lezioni online in caso di nuovo lockdown, nonostante le promesse delle istituzioni”. Dati che per De Fazio escluderebbero diversi studenti dal “diritto allo studio migliaia”.