Corrado e Monte, lettera a Oliverio e Stasi sull’Antica Kroton
“Sfuma il sogno della “nuova Pompei” ovvero la scoperta dell’antica Kroton, dotata di ben 65 milioni di euro. Nessuno si straccia le vesti, pur amando allo sfinimento Crotone! Non si possono spendere entro la fine di questo anno e allora, ci sarà una rimodulazione e la somma destinata all’archeologia assumerà un'altra sigla: PAC (piani di azioni e coesioni), così la scadenza lenta di tale strumento consentirà nuove faville per il secolo che verrà! Non ci sono progetti lasciati dalla giunta Scopelliti a tale scopo pur essendoci stata la posa della prima pietra sulla strepitosa “nuova Pompei”. E’ quanto scrivono Linda Monte Margherita Corrado (associazioni culturali, gettini di vitalba e Sette Soli).
“Sono liturgie – continua la nota - stanche ed ipocrite, con un fondo di grande ignoranza del quadro storico-topografico offerto dai risultati della ricerca sul terreno, eseguita per questo il sito già dalla Fondazione Lerici nell’anno 1983. Penose le idee del primo cittadino di Crotone, pur avendo dichiarato che circa l’area archeologica di Capo Colonna, visti i fatti eclatanti di questi ultimi mesi, occorrono altri fondi per valorizzarla adeguatamente. Forse, in quel caso, il primo cittadino - ha ancora seno chiamarlo così? - non ha avuto il tempo di allertare il suo personale staff urbanistico per tirare fuori qualche utile idea… L’unica proposta avanzata da costui è di destinare i milioni al Teatro, tacendo il fatto che è già costato fino ad oggi intorno ai dieci milioni di euro!
Innovativa per la tradizione sindacale della CGIL è invece la proposta, espressa al tavolo regionale, di destinare parte dei soldi dell’antica Kroton per il parco di Capo Colonna e le evidenze archeologiche in area urbana. Innovativa ma ancora, nonostante ciò, assai timida!
Dunque, presidente Oliverio, deve sapere, e se non ne è al corrente si informi, che la cifra che Lei tiene nel cassetto e che è subito (come si dice in gergo) cantierabile può essere diretta verso le aree archeologiche esistenti in città. Non mancano, e ne elenco solo due, tra le più preziose e visibili: 1) piazza Villaroja e 2) la domus di discesa Fosso. Lo stesso “primo cittadino” aveva pomposamente annunciato che si sarebbero allestiti dei musei all’aperto! Perché no? Forse perché non è lavoro pubblico a prevalente carattere edilizio ed è stato richiesto a gran voce dai cittadini, così come è per Capo Colonna?
Alla ex vice presidente Stasi, quante volte ci siamo viste e sentite, abbiamo suggerito, proposto e illustrato l’assurdità di pensare di impiegare quella barca di soldi in modo insensato a dir poco. Perché la nuova amministrazione regionale dice di non aver trovato alcun progetto lasciato da lei? Comprendiamo benissimo il gioco antico dei vecchi e dei nuovi, dei bianchi e dei rossi ma la cittadinanza, per fortuna sempre più sensibile verso i beni culturali, chiede verità e giustizia e non è interessata a stare da una parte o dall’altra. La richiesta è la buona amministrazione, in primo luogo trasparente, operativa e di qualità ma subito, non nel quarto millennio!
Dunque, presidente Oliverio, la invitiamo ad ascoltare la cittadinanza, a vedere di persona i luoghi, a partire da Capo Colonna, e i siti (solo alcuni tra i più prossimi) dove potrebbe dirigere i fondi che appartengono a tutti i cittadini. Tenga un’assemblea aperta, udibile e comprensibile anche dalle persone più semplici, e dica cosa intende fare. I tavoli con i presunti rappresentanti di categoria non li capiamo, non ci rappresentano, anche perché ormai in questa città le uniche categorie di massa sono gli abitanti, esclusi dal gioco e delusi dalle tante azioni di sfascio della città. E l’elenco, creda, è infinito!”