Rapina in una tabaccheria, in manette due minorenni reggini
Due minorenni sono stati arrestati, in flagranza di reato, dagli agenti della questura di Reggio Calabria con l’accusa di rapina a mano armata. IL FATTO risale a ieri sera, lunedì 16 marzo, quando al 113 è arrivata una segnalazione da parte di un cittadino che avvisava la Sala Operativa di una rapina consumata, poco prima, in una tabaccheria di località Salice: due individui, con il volto nascosto dai passamontagna ed armati di pistola avevano fatto irruzione nell’esercizio commerciale, impossessandosi dell’intero registratore di cassa.
I due malviventi sono stati subito inseguiti dai poliziotti che erano intervenuti sul posto e, poco dopo, sono caduti dallo scooter su cui stavano fuggendo perdendo sia la refurtiva che l’arma ed il materiale utilizzato. Dopodiché avrebbero inutilmente tentato di scappare a piedi per i terreni circostanti ma sono stati fermati dagli agenti in via Scopelliti, nel quartiere Arghillà. Condotti in questura i due sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria e la refurtiva riconsegnata ai legittimi proprietari.
Il questore di Reggio, Raffaele Grassi, ha voluto incontrare, oggi, la vittima del reato ed esprimergli personalmente solidarietà e vicinanza. L’arresto dei due minorenni è stato eseguito dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. L’operazione si colloca in un più ampio contesto di interventi sul territorio che hanno interessato alcuni quartieri ad alta densità criminale, in particolare i rioni Modena, Marconi, Archi e Ciccarello.
13:18 l I due minorenni sono residenti nel quartiere Arghillà. La refurtiva ammonterebbe ad un valore di circa 500 euro e l’hanno persa dallo scooter a causa di un tamponamento da parte di un cittadino della contrada. L'uomo, avrebbe difatti investito la moto su cui viaggiavano i giovani che sarebbero così caduti a terra, lasciando il registratore di cassa e la pistola poi identificata come giocattolo. Le volanti della Polizia, già allertate dal tabaccaio che avrebbe riportato una ferita alla mano destra nel tentativo di proteggere la famiglia e l'incasso del proprio esercizio commerciale, avrebbero individuato i giovani in via Scopelliti, nel quartiere Arghillà.
Lo scooter, come affermato dagli inquirenti nel corso della conferenza stampa, sarebbe stato preparato per il colpo, dal momento che sarebbe stato dotato di una targa rubata nel 2013. "Abbiamo avviato le verifiche sul telaio dello scooter - ha affermato il vice questore aggiunto Luciano Rindone - per verificare il proprietario del mezzo".