Sgominata banda estorsiva con a capo referente cosca Gallace
Personale della squadra mobile di Catanzaro ha eseguito 4 ordinanze di misura cautelare emesse dal gip distrettuale dott. Camillo Falvo su proposta della procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a carico di: Mario Mongiardo, 42enne nato a San Sostene; Francesco Corapi, 62enne nato a Davoli; Cosmina Samà, 43enne nata a Catanzaro; Marianna Mongiardo 28enne nata a Catanzaro, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso ex art. 7 l. 203/1991, ai danni delle società denominata Iperclub S.p.a con sede in Roma (società impegnata nel settore turistico con investimenti sul territorio nazionale attraverso l'acquisto o la gestione delle strutture turistiche) e della società Fram Groop S.r.l. con sede a Taranto. In flagranza di reato di sono finiti in manette Mario Mongiardo per ricettazione, detenzione illegale e porto di una pistola marca beretta 7.65 con matricola abrasa, completa di caricatore monofilare con 8 colpi; e Sergio Mastroianni, 48enne nato a Lamezia Terme, per favoreggiamento personale aggravato dall'art. 7 della legge 203/91. Francesco Corapi e Marianna Mongiardo, sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni, mentre Mario Mongiardo e la moglie Cosmina Samà fermati intorno alle ore 23.40 presso il bar sito all'interno del villaggio turistico Santandrea, di Sant'Andrea dello Jonio.
I FATTI | Mario Mongiardo, figura di spicco della potentissima cosca Gallace di Guardavalle, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una pistola marca beretta 7.65 con matricola abrasa, completa di caricatore con 8 colpi di cui uno in canna e pertanto dichiarato in arresto per detenzione illegale e porto di arma clandestina e ricettazione. Contemporaneamente è stato arrestato anche Sergio Mastroianni, guardia giurata addetta alla vigilanza notturna della struttura turistica.
LE INDAGINI | Considerato il fatto che Mongiardo era di fatto, il "diretto referente" della cosca sul territorio a cavallo dei comuni di S.Sostene, S.Andrea Apostolo dello Jonio ed Isca Marina, che, dopo l'arresto di Gallace, ha assunto nella cosca un ruolo ancor più importante, sono stati intensificati dei servizi di vigilanza, ma soprattutto sono state approfondite le indagini, alla luce dei contrasti tra le cosche del basso ionio catanzarese anche nell'accaparramento della gestione delle strutture turistiche. L'attività info-investigativa ha permesso di accertare che le due società, da circa sette anni la prima ( e quindi dal momento del suo investimento in Calabria attraverso l'acquisto di 120 appartamenti), e dal corrente anno la seconda, erano vittime di estorsione posta in essere da Mongiardo e Corapi.