Sinodo dei giovani: tutto pronto per le celebrazioni finali
“Il futuro che noi vogliamo” è qui, adesso. Quattro giorni per celebrare il Sinodo dei Giovani della Diocesi di Reggio Calabria - Bova che si concluderà nella Domenica delle Palme. Un invito alla Gioia, ma anche al Sacrificio, come quello messo al servizio di questo grande cammino di incontri e riflessioni da parte dei ragazzi cattolici reggini che per un anno e mezzo hanno avuto l’opportunità del confronto. E proprio all’insegna del coinvolgimento saranno i momenti finali del Sinodo: si inizia il 21 e il 22 marzo, si conclude il 28 e il 29 marzo sempre in Cattedrale a Reggio Calabria. 4 momenti che sanciranno un prima e un dopo; che saranno utili a proclamare le speranze e gli impegni che i giovani vogliono per il loro presente, prima ancora che per il loro futuro. Giovani e famiglia, giovani e società, giovani e fede: tanti viatici affrontati e che diverranno frutto delle conversazioni con relatori disposti a “sporcarsi le mani”. Enrico Letta, già presidente del Consiglio, Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, e don Paolo Mekko, un sacerdote che opera a Mosul, in Iraq, a servizio dei giovani e dei rifugiati: Reggio ed i suoi giovani sapranno accogliere con le proprie aspirazioni e “buone volontà” questo “amici” del Sinodo.
«Proponendo di celebrare questo Sinodo, - afferma mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Reggio Calabria - Bova - ho voluto offrire loro l’occasione di dire come loro pensano i problemi che oggi ci attanagliano e come pensano e vogliono il loro futuro. Nessuno di noi adulti e le stesse Istituzioni potranno ignorare quello che i giovani ci diranno: sarebbe come prenderli in giro. L’attuale crisi che viviamo - spiega il presule - ha bisogno di un sussulto di speranza; vedere i giovani impegnati a cercare risposte per il loro futuro entusiasma anche noi adulti e ci dà il conforto che sperare si può ancora». Durante questi mesi sono stati raccolti i lavori delle parrocchie e delle vicarie sui temi del Sinodo dei Giovani: si è partiti dalla discussione su quale famiglia oggi, certamente una tematica centrale nel dibattito socio-culturale cittadino e nazionale. Quale famiglia, partendo dall’analisi di quale affettività. Ed ancora: quale società? i giovani e la partecipazione attiva e democratica; quasi un tabù da sfatare in un tempo in cui soffia forte il vento dell’antipolitica.
Per concludere: Valori&Fede. Una fase delicata che ha visto tanti giovani riflettere sulla loro interiorità, una scommessa sulla speranza in Cristo. «Sono sicuro che i giovani risponderanno all’appello. Nel documento conclusivo - dice mons. Morosini - è stato chiesto loro di esprimere per ogni area di ricerca e di discussione (affettività, impegno politico, fede religiosa e valori) tre speranza e tre propositi. I giovani debbono imparare a non vedere sempre negli altri la causa delle disfunzioni della nostra società, ma a denunciare anche il loro mancato impegno da veri protagonisti del loro futuro. Incoraggio tutti giovani a proseguire il cammino con fede e impegno. Dopo il Sinodo - conclude il Vescovo - la nostra Chiesa sarà diversa e i giovani avranno così il modo di misurare il loro impegno».
In occasione della conferenza stampa di presentazione della celebrazione finale del Sinodo dei Giovanni è stata presentata l'Applicazione Diocesana per dispositivi mobili realizzata dalla StartUp “Artandapp”, nata negli ultimi mesi dall'impulso di alcuni giovani reggini conosciutisi nel contesto dell'assise sinodale. L’app che consentirà di essere costantemente aggiornati sugli eventi e gli appuntamenti che riguardano la Diocesi. In particolare si potranno visitare i contenuti dell’Agenda Pastorale e de “L’Avvenire di Calabria” direttamente dai dispositivi mobili.