Bando alloggi universitari, Polimeni: “Occasione sprecata dal Comune”

Catanzaro Attualità

“La Giunta comunale di Catanzaro ha licenziato con delibera numero 382 del 5 agosto 2015 uno schema di protocollo d’intesa con la Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro per la realizzazione di un programma di interventi comuni, finalizzati all’accrescimento dell’offerta di alloggi ubicati nella città di Catanzaro, da concedere in locazione a studenti fuori sede iscritti all’Università degli Studi di Catanzaro, delegando il sindaco alla stipula”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere provinciale, Marco Polimeni.

“Si instaurava, in questo modo, un rapporto di convenzione con la Fondazione Umg – spiega Polimeni - per partecipare all’avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse in attuazione della legge regionale 33 del 2009 presso il Dipartimento Lavori pubblici, edilizia residenziale, politiche della casa, volto a definire un programma di interventi per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali, indicando nella Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro il soggetto attuatore dell’intervento di ristrutturazione della ex scuola Chimirri, al fine di insediare residenze universitarie nel centro storico. Il Comune di Catanzaro ha partecipato al bando per due milioni di euro”.

Peccato, però, che gli uffici non si sono accorti che il limite di partecipazione al finanziamento previsto dal bando era di 800 mila euro. La manifestazione di interesse, neanche a dirlo, è stata bocciata – aggiunge ancora il consigliere provinciale - a pagarne le spese non solo la Fondazione stessa, che pur essendo esente da colpe, perde un’occasione di sviluppo, bensì anche i tanti studenti che avrebbero potuto fruire di abitazioni low cost e nel cuore della città.

Sono queste le strategie che il Comune di Catanzaro intende mettere in campo per la riqualificazione del centro storico? E’ questo il valore aggiunto offerto dalla Giunta tecnica? Viene da chiedersi, anche, qual è il contributo di quei colleghi che hanno fatto quadrato attorno al sindaco (alcuni dei quali anche con specifiche competenze in materia) in un rinnovato patto di fiducia con il nobile fine di rafforzare il “progetto Abramo” per la città, rimodulando il programma elettorale.

Troppo spesso le dichiarazioni d’intenti sono state derubricate a mancate occasioni, rimaste una macchia di inchiostro sulla carta. Una triste realtà – conclude Polimeni - che si cerca di nascondere, distraendo l’attenzione della collettività direttamente interessata a quegli obiettivi mancati, rivolgendo lo sguardo alla pagliuzza negli occhi di altri livelli politici e amministrativi in modo che la trave non vada di traverso”.