Il Presidente Oliverio ricorda Giovanni Donato
“Ho conosciuto Giovanni Donato sin da giovanissimo quando, nella “sua” Acri con passione, entusiasmo e generosità frequentò prima la sede del partito comunista e, poi, scelse l’impegno nella Cgil per difendere i diritti dei lavoratori. Era una persona speciale, un uomo perbene che ha sempre saputo far prevalere gli interessi generali dei lavoratori sugli interessi particolari”. E’ quanto ha detto, tra l’altro, il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo alla breve orazione funebre che compagni, amici e dirigenti locali e nazionali della Cgil hanno tenuto questa mattina sotto la sede della Camera del Lavoro di Cosenza.
“Giovanni -ha aggiunto Oliverio- sin da giovanissimo ha fatto una scelta di campo che è stata quella di dedicare la sua vita all’emancipazione dei lavoratori e della nostra terra. Lascia un vuoto incolmabile, ma anche un grande esempio di moralità, di altruismo e di forte impegno politico e sindacale. Non ha mai rinunciato a mantenere ferma la barra dell’autonomia del sindacato ed ha lavorato sempre per costruire l’unità sindacale perché, attraverso di essa, potessero avere più forza le ragioni ed i diritti dei lavoratori. Il patrimonio che ci lascia è un tesoro che la Cgil sicuramente saprà mettere a frutto”.
“I lavoratori di questa terra, la nostra stessa terra -voglio dirlo fuori da ogni retorica o da ogni spirito di circostanza -ha aggiunto il presidente della Regione- hanno perso un punto di riferimento importante. Anche in questi mesi di maggior sofferenza, non è mai stato distaccato o lontano dai problemi della Calabria e dei calabresi. Ci sentivamo spesso e nelle sue domande c’era sempre un interesse grande per la Calabria. Per me ha rappresentato, lo dico con grande dolore, un amico, un compagno, un uomo con cui ho sempre avuto un rapporto speciale che, col passare degli anni, si è intessuto di umanità fino a diventare un legame fraterno. Addio, Giovanni. Tu vai via, ma lasci un patrimonio incommensurabile di cui il movimento sindacale, i lavoratori, la Calabria dovranno sapere trarne giovamento. Grazie per come hai vissuto e per tutto quello che hai fatto”.