Sanità: l'associazione Alèkos incontra il commissario dell'Asp

Crotone Attualità

Una delegazione dell'Associazione Alèkos, guidata dal Presidente Luigi Siciliani, ha incontrato martedì scorso, 7 settembre, il commissario dell'Asp di Crotone, Rocco Nostro. Incontro molto costruttivo - si legge in una nota diramata dalla stessa associazione - e in cui il commissario si è dimostrato molto sensibile e disponibile alle problematiche sottoposte dall'associazione. In particolare, l'Associazione ha segnalato le seguenti emergenze: Medicina d'urgenza e Pronto Soccorso. È sotto gli occhi di tutti che la suddivisione tra le fasce d'urgenza è di fatto disapplicata per motivi strutturali logistici ed organizzativi. Una divisione di Chirurgia Generale lasciata allo sbando senza un primariato. Liste di attesa da tempi da tempi biblici per visite specialistiche e indagini strumentali. Per una mammografia addirittura, bisogna aspettare circa un anno. Altro che prevenzione! Carenze strutturali e logistiche che riguardano sia il settore dei prelievi che le visite di accertamento di invalidità che configurano servizi da terzo mondo. Ripetute interruzioni di servizio di radiologia e Tac che costringono pazienti ricoverati a recarsi in pigiama presso strutture private convenzionate. Un capitolo a parte merita l'oncologia, che nonostante l'impegno, non assicura il ciclo di cura, in quanto non è attrezzato per la radioterapia e costringe i malati di tumore ad emigrare presso altre strutture. A fronte di insufficienze consolidate vi sono alcuni reparti che ben supportati ed incrementati potrebbero rappresentare punti di eccellenza come la Pediatria, Nefrologia, Rianimazione, Terapia Intensiva, Gastroenterologia e Centro Trasfusionale. L'associazione Alèkos, - conclude la nota - porta avanti queste proposte, nell'interesse dei cittadini, pur tenendo conto della delicatezza di questa fase, del quadro in cui versa la sanità calabrese e lo sforzo che questa nuova giunta regionale e il commissario stanno facendo per renderla più efficiente. Resta tuttavia irrinunciabile un rapido passaggio ad una sanità più vicina ai cittadini, con un'inversione di tendenza che ha visto negli ultimi anni, in questo settore, produrre tanta burocrazia e poca sanità.