Cieco al volante e che legge il giornale. Crotonese indagato a Padova
Risultava invalido civile per una grave cecità ma, in realtà, guidava l’auto, saliva e scendeva tranquillamente dal bus, leggeva il giornale, così come girava disinvolto per la città. Un 50 enne crotonese, dipendente della Regione Veneto, assunto come lavoratore “protetto” proprio in virtù della sua invalidità, residente in un quartiere di Padova, è finito così nel registro degli indagati con l’accusa di truffa e di falso.
Tutto parte da un normalissimo controllo della polizia municipale che, il 24 gennaio scorso, ferma un’auto con a bordo il 50enne; l’uomo consegna la patente per le consuete verifiche ma, dalle banche dati, il suo documento risulterebbe falso. Agli agenti dà una sua immediata giustificazione che viene verbalizzata ma che non convince. E la Municipale per “vederci chiaro”, sarebbe il caso di dire con una punta di umorismo, trasmette gli atti in Procura dove il Pm di turno avvia l’indagine, delegando ai carabinieri gli approfondimenti.
Dall’inchiesta emerge che il 50enne è invalido civile per una grave cecità e che lavora come centralinista in un ufficio periferico della Regione. Ma non è tutto: dal suo casellario giudiziale risulterebbe avere precedenti per frode assicurativa (finti incidenti stradali) e per falso. Partono così gli appostamenti e i pedinamenti del presunto cieco fino a quanto i militari sequestrano, nell’azienda ospedaliera, le sue cartelle cliniche e documentazione sanitaria insieme a quelle della famiglia, accertando che anche la moglie - che non è indagata - risulta anch’essa cieca e la figlia affetta da invalidità.
A breve saranno affidate delle consulenze mediche per accertare la reale disabilità dell’uomo e sulla documentazione sanitaria, sia dell’indagato che dei suoi congiunti.