Regali in cambio di favori. Cinque carabinieri indagati nel crotonese
Falso, truffa, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e peculato. Sono queste le accuse contestate, a vario titolo, a cinque carabinieri in servizio nella stazione dell'Arma di Cirò da parte della Procura della Repubblica di Crotone.
Secondo l’accusa un maresciallo, due appuntati e un militare scelto avrebbero accettato regali, come cassette di arance e carichi di legna da ardere, in cambio di favori fatti ad alcune persone del luogo.
I carabinieri, in cambio dei regali, avrebbero dovuto “sorvolare” su alcuni reati nel redigere le informazioni per il rilascio del porto d'armi.
E non solo, perché - sempre secondo l’accusa - i cinque avrebbero anche attestato falsamente di essere in servizio quando, invece, erano a casa o addirittura al ristorante.
Le accuse sono elencate in un avviso di conclusione delle indagini firmato dal sostituto procuratore della repubblica di Crotone Alfredo Manca che ha portato avanti l'inchiesta sui cinque militari.