Paola: l’on. Bruno Bossio ed il sen. Molinari hanno ispezionato il carcere
Continua senza sosta l’attività di Sindacato Ispettivo negli stabilimenti penitenziari calabresi svolta dall’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico, sostenuta energicamente dai rappresentanti territoriali dei Radicali Italiani. Questa mattina, la Parlamentare, si è recata alla Casa Circondariale di Paola (Cosenza) unitamente al collega Francesco Molinari, Senatore del Movimento Alternativa Libera, accompagnata dal radicale Emilio Quintieri, da Gabriele Petrone, Dirigente Pd e dall’Avvocato Sabrina Mannarino, Tesoriere della Camera Penale di Paola, aderente all’Unione delle Camere Penali Italiane per una visita ispettiva senza preavviso.
La visita, che ha avuto una durata di circa 2 ore, si è svolta senza alcun problema e la delegazione, stante l’assenza del Direttore Caterina Arrotta e del Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria Commissario Maria Molinaro, è stata accompagnata dal Comandante facente funzioni Ispettore Ercole Vanzillotta, dal Coordinatore della Sorveglianza Generale Ispettore Attilio Lo Bianco ed altri Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Nell’ambito dell’ispezione è stata riscontrata la seguente situazione : la Casa Circondariale di Paola a fronte di una capienza regolamentare di 182 posti, ospita 194 detenuti (12 in esubero), tutti appartenenti al Circuito Penitenziario della Media Sicurezza. Tra questi, 147 sono condannati definitivi e 47 i giudicabili (15 in attesa di primo giudizio, 14 appellanti e 18 ricorrenti) e 34 gli stranieri. Rispetto agli anni precedenti, quindi, le presenze sono notevolmente ridotte atteso che i detenuti che vi erano ristretti erano oltre 300. In questi giorni di Pasqua, a circa 15 detenuti, è stato concesso un permesso premio dal Magistrato di Sorveglianza di Cosenza Paola Lucente di trascorrere le feste fuori dal carcere con i propri familiari. E questa è un’altra positiva esperienza trattamentale che in altri posti, purtroppo, non avviene.
Durante l’ispezione sono stati visitati attentamente i Reparti detentivi a regime ordinario (il 2° ed il 5°), il Reparto a Custodia Attenuata ed il Reparto Isolamento, tutti i locali dell’Area Trattamentale (Palestra, Teatro, Cappella, Scuole, Laboratori Multimediali, etc.). Sono state visitate anche le Sale adibite ai Colloqui con i Familiari, le Sale Colloquio Avvocati e la Ludoteca, recentemente ristrutturate dal Governo e rese a norma del nuovo Regolamento di Esecuzione Penitenziaria.
Tutte le celle del carcere tirrenico sono dotate di doccia al loro interno, già da alcuni anni, contrariamente a quanto avviene in tanti altri Istituti Penitenziari della Calabria e dell’Italia. Vi sono numerose opportunità di formazione e di socializzazione anche se, quanto al lavoro, sono pochissimi i detenuti che riescono a lavorare alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Al riguardo, da anni, è stata stipulata una convenzione con il Comune di Paola per l’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità ma, al momento, nessun recluso è stato ammesso a svolgere tale attività esterna in favore della collettività ed a titolo del tutto gratuito.
Dal punto di vista strutturale, l’unica criticità riscontrata, è la chiusura della lavanderia poiché sottoposta a sequestro giudiziario da parte della locale Autorità Giudiziaria ma, a quanto pare, tale problematica è in via di risoluzione poiché sono stati effettuati i lavori prescritti ed a breve, quindi, dovrebbe essere riaperta. Nel frattempo, per il lavaggio del materiale di casermaggio (lenzuola, coperte, etc.), l’Istituto è costretto ad avvalersi dell’aiuto della vicina consorella Casa Circondariale di Cosenza.
In definitiva, la delegazione, in modo unanime, ha riconosciuto e valutato positivamente gli sforzi compiuti dal Governo e dall’Amministrazione Penitenziaria per risolvere il problema del sovraffollamento e per migliorare le condizioni generali di detenzione all’interno dell’Istituto, sforzi posti in essere per ottemperare, tra l’altro, alla Sentenza pilota “Torreggiani” della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ed alle prescrizioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.