Al via il 32° Congresso mondiale del naturismo a Isola Capo Rizzuto
Si è ufficialmente aperto oggi, con la conferenza stampa di presentazione, il 32° Congresso mondiale del naturismo, in programma fino al 12 settembre presso il Villaggio Camping Pizzo Greco, a Isola Capo Rizzuto. Presenti al tavolo della conferenza il presidente della Fenait (Federazione italiana naturisti) Gianfranco Ribolzi, i fondatori del camping, Sergio Rosso e Domenico Battaglia, il presidente della Inf-Fni (International naturism federation) Sieglinde Ivo, il vicepresidente della Inf-Fni George Volak, l'addetto alle pubbliche relazioni per l'Europa della Inf-Fni, Mick Ayers. Sono intervenuti, inoltre, il presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo, il vicepresidente Gianluca Bruno, il presidente del Consiglio provinciale Benedetto Proto, il vicepresidente Raffaele Martino, l'assessore alle Attività economiche e produttive della Provincia di Crotone Alessandro Carbone, il consigliere provinciale Ubaldo Schifino e l'assessore al Turismo del comune di Isola Capo Rizzuto Raffaele Martino. Il tema dei lavori congressuali sarà "Naturismo etico e naturismo commerciale" che i delegati delle federazioni affronteranno nelle numerose tavole rotonde previste nei prossimi giorni. Il confronto fra i due aspetti è estremamente importante per analizzare la coesistenza dei due mondi ormai presenti nel movimento: quello associativo che difende e diffonde l'idea e quello commerciale che la utilizza, la protegge e la qualifica. Il Presidente Provincia di Crotone, Zurlo ha espresso il suo parere sulla realizzazione dell'iniziativa: "La Provincia ha deciso di attivarsi per appoggiare questa iniziativa perché crediamo che possa dare una ottima immagine al territorio, troppo spesso associato a eventi poco lusinghieri e negativi. L'esempio dato dal Camping Pizzo Greco nella gestione e nell'organizzazione di questo evento mondiale è stato pregevole. E perciò va utilizzato come esempio". Don Luigi Lorenzetti ha concluso il suo intervento sostenendo che: " l'esperienza nudista è rispettabile ma, come ogni altra esperienza personale, non si presta a generalizzazioni o a chissà quale rimedio liberatorio. Si può essere naturisti per scelta libera e consapevole, come si può non esserlo, ma non per questo si è bigotti, proibizionisti o impositori di tabù o di pregiudizi vecchi a morire. È preferibile confrontare, senza dogmatismi e intolleranze, le rispettive scelte libere e responsabili di sé stessi e degli altri".