Estate: la stagione turistica nel crotonese tarda a iniziare
Non basteranno Ade e la tempesta di caldo. L’estate è finalmente arrivata ma la stagione turistica nel crotonese tarda a iniziare. Colpa soprattutto della crisi economica, che spinge gli italiani a restare a casa o a ritagliarsi al massimo qualche giorno al mare – secondo Federconsumatori solo il 32% si concederà una vacanza di almeno una settimana - ma colpa anche, e spesso, del territorio che nonostante le sue ricchezze storiche, culturali, archeologiche e paesaggistiche stenta a diventare davvero attrattivo agli occhi del turista, che sempre più frequentemente si affida al web per cercare la località giusta in cui trascorrere le ferie.
Ed è proprio dal web che nei mesi scorsi è arrivata una notizia che più che sorprendere ha risollevato il morale degli operatori turistici: Isola Capo Rizzuto è sesta tra le località più cliccate su uno dei maggiori siti di prenotazione alberghiera. Siamo andati a ridosso del castello aragonese della frazione Le Castella per verificare se quei clic virtuali si sono poi trasformati in arrivi reali.
Una situazione tra alti e bassi dunque che rispecchia l’andamento del settore a livello nazionale. Ma mentre resort, villaggi e alberghi sono pronti ad accogliere coppie, famiglie e gruppi di amici in cerca di relax e divertimento, lontano dalle palme e dalle terrazze vista mare c’è un territorio che, accantonata per il momento l’emergenza rifiuti, si presenta in tutte le sue criticità. Sarà pur vero che ormai la stagione estiva reale si riduce alle due settimane centrali di agosto, e sarà altrettanto vero che la messa in sicurezza della statale jonica 106 è più che mai prioritaria affinché non sia più appellata strada della morte, ma era proprio necessario eseguire tutti questi lavori sulla principale arteria di collegamento rimasta alla provincia di Crotone proprio ora?