Manuela Mammone (FI) Caulonia su emergenza immigrazione

Reggio Calabria Attualità

“La realtà che stiamo vivendo nelle nostre coste è molto complessa. Ed è in tali situazioni che si viene a creare l’humus ideale per la strumentalizzazione della delicatissima vicenda che riguarda l’emergenza immigrazione. A maggior ragione quando è incontrollata e crea disagio e disperazione all’interno della cittadinanza, per quanto sensibile alle estreme difficoltà in cui versa e da cui sfugge l’immigrato."E' quanto si legge in una nota di Manuela Mammone Presidente Club Azzurra Libertà Caulonia.

"Si stia però molto bene attenti - continua la nota - ad etichettare un’intera comunità, già colpita da un proprio disagio sociale, come razzista, e si vada invece a fondo alle responsabilità politiche ed istituzionali che generano questi fenomeni di ribellione. Caulonia non è pronta a fronteggiare l’emergenza per la propria condizione di insufficienza infrastrutturale, in quanto non è dotata di strutture di accoglienza di primo livello, ciò implica che non sia possibile effettuare i dovuti controlli sugli sbarchi e gli accessi potrebbero non essere debitamente monitorati né dal punto di vista sanitario né da quello documentale.

Le conseguenze sono facilmente intuibili, sia rispetto alle possibilità di compenetrazione delle epidemie che di insediamento di cellule terroristiche, in particolare in questo momento in cui l’allarme è altissimo. Caulonia ha sempre dimostrato un altissimo senso dell’accoglienza, di integrazione e solidarietà sociale. Sono semmai le istituzioni competenti ed il Ministro dell’Interno in primis, a dover, ora più che mai, dimostrare di essere all’altezza delle importanti responsabilità in termini di protezione delle coste italiane.

Lo Stato provveda con uomini e mezzi a predisporre un piano di salvaguardia delle coste che sia in grado di proteggere i cittadini da questi rischi e al contempo sia adeguato alla tutela paesaggistica, ambientale e culturale delle stesse. In particolare, mi riferisco all’importante patrimonio storico ed archeologico del Parco di Kaulon che non può certo rischiare, come purtroppo sta accadendo, di cadere nell’oblio di un Governo disattento anche alla propria storia. Sono del parere che il flusso migratorio possa danneggiare un sistema corrotto e non controllato e non già un sistema sano. Anche i cittadini, come gli immigrati, sono vittime di un meccanismo diabolico che non si risolve mettendo i bavagli a chi protesta. La nostra comunità si è sempre stretta attorno alla disperazione dei migranti, ma non può essere lasciata sola ed abbandonata al proprio destino. È giunto il momento,- conclude la Mammone - improcrastinabile, perché gli organi preposti si assumano le responsabilità che gli spettano”.