Corcioni: “Assunzioni possibili, ma non per il pronto soccorso di Cosenza”

Cosenza Salute

Abbiamo preso atto che tra i suoi primi atti il Commissario ad Acta per il Piano di rientro ha ritenuto di disporre, con suoi decreti 15 del 8.04.15 e 16 del 9.04.15, l’assunzione presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini” e presso l’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro del personale già in forza alla fallita Azienda privata “Fondazione T. Campanella”, anch’essa di Catanzaro. Il tutto in deroga alle procedure dallo stesso Commissario dettate con il suo Decreto n. 2 del 26.03.2015”. E’ quanto scrive Eugenio Corcioni, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Cosenza.

Pur comprendendo la rilevanza sociale del problema in discussione ed esprimendo piena solidarietà ai lavoratori coinvolti, non si può non evidenziare l’inaccettabilità di un modus operandi che non ha mai mostrato uguale sensibilità nei numerosi altri casi in cui il fallimento di strutture sanitarie accreditate con il SSR ha prodotto la perdita di numerosissimi posti di lavoro e, soprattutto, non ha oggi la sensibilità di consentire uguale accesso alle procedure in deroga per far fronte alla drammatica situazione del Pronto Soccorso di Cosenza e di altre simili situazioni esistenti in tutta la Provincia di Cosenza, pretendendo che le carenze di organico e i conseguenti disservizi, vengano affrontati e risolti esclusivamente attraverso l’espletamento delle farraginose e lunghe procedure di reclutamento dettate con il Decreto 2 del 26 marzo.

La drammaticità in cui numerose strutture ospedaliere si trovano quotidianamente ad operare, a partire, in primo luogo, dal Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, impongono interventi immediati e straordinari che possano, fin da subito, assicurare agli operatori la necessaria tranquillità per potere svolgere al meglio i delicati compiti affidatigli e ai cittadini cure adeguate.

In tal senso sollecitiamo con forza chi di competenza affinché, al pari di quanto si è ritenuto di fare per la “Fondazione Campanella”, anche per affrontare e cercare di risolvere tutte le altre situazioni di rilevante criticità, venga consentito di operare in deroga alle previste procedure ordinarie . Procedure che, naturalmente, ci si augura vengano effettivamente avviate al fine di far si che l’intero sistema possa rapidamente rientrare nell’alveo della necessaria normalità”.