A Vibo presentazione del libro “Gli Intrusi-Fascino mortale” di Cannone

Vibo Valentia Attualità

Sarà presentato a Vibo Valentia il prossimo 16 aprile alle ore 17,00, presso l'Archivio di Stato, il libro "Gli Intrusi-Fascino mortale" di Antonio Cannone (Città del Sole Edizioni). L'opera del giornalista e scrittore lametino che sta riscuotendo sempre più consensi, si inserisce nell'ambito delle iniziative "Un libro al mese-visti da vicino", organizzata dall'Associazione no profit, "L'Isola che non c'è". Ne "Gli Intrusi-Fascino Mortale" si parla molto degli effetti dei social network e delle loro implicazioni sul nostro vissuto. Un tema di grande attualità! Il convegno prevede i saluti di Vincenzo Michele Misitano, direttore dell'Archivio di Stato di Vibo Valentia; l'introduzione di Concetta Silvia Patrizia Marzano, presidente dell'Associazione no profit "L'Isola che non c'è" e la presentazione della giornalista Danila Tavella. Seguirà poi l’intervento dell’autore e il dibattito con il pubblico.

Gli "Intrusi" è un romanzo che parla dell’uomo; della sua aspirazione a diventare immortale, conquistare il potere assoluto soggiogando i suoi simili e lo fa attraverso l'utilizzo dei mezzi di comunicazione. E’ un libro che "usa" questi due aspetti per parlare del nostro quotidiano, filtrato da tv e Internet. Mezzi che l’uomo “ambizioso” trasforma in potenti strumenti di morte per annientare il resto del genere umano. Narra di un’epoca intrisa di arrivismo e bieco cinismo, osservata da un gruppo di persone "normali" - che una potente organizzazione criminale definisce intrusi - e che tentano di sfuggire al "fascino" che si rivela "mortale" rappresentato dalle nuove forme di comunicazione. Il disegno mondiale per eliminare gli intrusi è un virus che si propagherà attraverso un suono silenzioso dagli apparecchi tecnologici più usati con frequenze impercettibili alle orecchie. Tv, computer, tavole elettroniche, telefoni mobili diventano pertanto una minaccia inedita, un demone dell’elettronica. E così il fascino della modernità estrema, diffusa nel mondo soprattutto attraverso i social network, si tradurrà in imminente pericolo. Tra fantasia e realtà, Cannone descrive un'umanità lugubre, prosciugata nei suoi valori, sbiadita, soggiogata dall’impero della virtualità.

Agile e fluente (come è stato definito dalla critica), ma anche “fantasticamente” agganciato alla realtà dello smarrimento di massa indotto dall’overdose di social, "Gli Intrus–Fascino mortale" segna il ritorno in grande stile della creatività in un panorama letterario dominato dalla saggistica. Dal ritmo narrativo avvincente (non è un caso che esso già si ponga all’attenzione della cinematografia come possibile sceneggiatura), obbliga il lettore a interrogare la propria coscienza sul tema spinoso “costi/benefici dell’utilizzo intensivo dei social network”.

Gli "Intrusi" è un libro che rappresenta anche una severa condanna al mondo di oggi, fatto da caste e lobby che determinano i destini del pianeta e dove la "gente comune", ovvero la stragrande maggioranza della Terra, non ha potere decisionale diventando di fatto "intrusi". Manipolati da un potere mediatico senza precedenti che prende e forme di subdolo autoritarismo.