Tripodi: “Ricostruire il Partito Comunista e unire la sinistra”
Anche in Calabria parte il processo per la ricostruzione del Partito Comunista e per l'unità della sinistra.
Venerdì 24 aprile dalle ore 16 presso il Grand Hotel Lamezia di Lamezia Terme si svolgerà un'importante iniziativa politica sul tema "Ricostruire il Partito Comunista - Sud d'Italia: una sinistra unita per la Pace e il Lavoro".
L'iniziativa, promossa dall'Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista, sarà coordinata da Michelangelo Tripodi (Segretario Regionale del PCdI) e introdotta da Pasquale Cicalese (Economista).
Nel corso del dibattito, sono previsti gli interventi programmati di Nicola Limoncino (Segretario Prc Federazione Reggio Caalbria), Antonio Pensabene (Segretaio FIOM-Cgil Reggio Calabria), Tonino Perna (Docente Sociologia economica univ. di Messina), Leonardo Falbo (Storico), Fosco Giannini (già Senatore - Segreteria Nazionale PCdI) e Luca Cangemi (Direzione nazionale Prc).
"In Italia - scrive Michelangelo tripodi - a circa 24 anni dalla cancellazione del Pci, si avverte il peso crescente della mancanza di una forza politica capace di rappresentare un baluardo contro le spinte alla disgregazione sociale, alle ingiustizie e alla diseguaglianze, posta a difesa dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati e dei ceti più deboli.
L'assenza di una forza comunista organizzata efficace ed incisiva è stata uno dei fattori che hanno determinato una condizione sociale e d economica che in questo quarto di secolo ha subito un arretramento pauroso in termini di diritti, di opportunità, di reddito , di lavoro, di progresso sociale.
Tutte le conquiste sociali che avevano rappresentato il riscatto del mondo del lavoro italiano sono state via via cancellate, azzerate e sostituite dal trionfo del mercato, del profitto e dell'impresa.
Lo Stato sociale italiano è diventato un simulacro di se stesso, la previdenza pubblica è stata ridotta al lumicino con la varie controriforme, ultima quella della Fornero che ha portato alla liquidazione delle pensioni
di anzianità, scuola e sanità pubbliche sono state picconate con una crescente privatizzazione, i diritti del lavoro con il nefasto Jobs act di Renzi sono stati ridicolizzati, la disoccupazione, la precarietà e la povertà sono diventate la cifra di un paese sempre più ingiusto e diseguale in cui cresce enormemente il divario tra ricchi e poveri e tra Nord e Sud.
Tutto ciò non sarebbe avvenuto se ci fosse stato un Partito Comunista degno di questo nome.
Da qui, dalla condizione materiale in cui si trova il nostro paese e il nostro popolo, nasce l’esigenza di ripartire con l’obiettivo della costruzione di un partito comunista che ne riprenda le migliori caratteristiche, ricollocandole nelle attuali condizioni italiane e internazionali.
Sappiamo che si tratterà di un processo graduale e di non breve periodo (ma che va iniziato ora), che metta capo a un’unica forza comunista rigenerata, capace di superare l’attuale frammentazione e, con essa, una sempre più evidente irrilevanza politica e sociale.
Da ciò dipende la ricostruzione di un partito comunista che superi – rigenerandole – le attuali residuali collocazioni; e che sappia essere complementare, dunque non alternativo e men che meno contrapposto, alla ricostruzione di una sinistra unitaria di classe e del lavoro. Queste due gambe della ricostruzione sono diverse, ma inseparabili.
Non è quindi per nostalgia o per astratto ideologismo che sosteniamo la necessità di ricostituire un riferimento organizzato e unificato dei comunisti. Sappiamo di doverci misurare con la sedimentazione ideologica che l’egemonia capitalistica ha depositato sulla sconfitta del movimento operaio: disarticolando il mondo del lavoro, generando la disgregazione etica e morale della società. Da questo ha tratto linfa la cosiddetta antipolitica.
Per questo riteniamo che la costituzione di un’Associazione, promossa da militanti di buona volontà - comunisti e comuniste - che abbia come preminente obiettivo, strategico e di lunga lena, la ricostituzione in Italia di un partito comunista degno di questo nome, possa essere in questa peculiare temperie storica lo strumento giusto: uno strumento aperto a chiunque si ritenga ancora parte dell'impresa comunista, che non chiami in causa in modo improvvisato le rispettive attuali collocazioni (dentro o fuori gli attuali partiti) ma che sin d’ora operi per una ricomposizione.
Con intelligenza, senza veti o abiure e nel contesto largo dei processi unitari a sinistra.
Comunisti uniti, per la ricostruzione del partito comunista, in una sinistra di classe e del lavoro, unita e unitaria.
Invitiamo tutti i comunisti e le comuniste della Calabria insieme a coloro i quali si richiamano ai valori della sinistra a partecipare all'iniziativa di
Lamezia che rappresenta un'ulteriore significativa tappa di un'attività politica".