Mamma e zia morte da anni, col bancomat intascava le loro pensioni
La mamma e la zia erano morte da anni ma incassava ugualmente e regolarmente le loro pensioni di anzianità utilizzando, semplicemente, il bancomat emesso da un istituto bancario e ritirato addirittura dopo il decesso dei familiari, titolari del conto corrente.
La Tributaria della Guardia di Finanza ha scoperto questa nuova truffa ai danni dell’Inps da parte di un crotonese che ha continuato indebitamente a ritirare le pensioni delle due familiari e che ammonterebbero, in totale, ad un importo di 132 mila euro.
L’uomo, secondo le indagini, non avrebbe dunque segnalato il decesso della propria zia, che avvenne nel 2002. Stessa cosa per quanto riguarda, nel 2004, la morte della madre, a sua volta titolare di un pensione Inpdap. Le pensioni, così, continuavano ad essere regolarmente accreditate, alle scadenze mensili, su un conto corrente bancario cointestato alle due defunte e per il quale l’indagato era in possesso di una delega.
Gli accertamenti bancari hanno evidenziato come le pensioni, a distanza di pochi giorni dal pagamento delle competenze, venivano sistematicamente prelevate allo sportello o tramite il bancomat. Altri approfondimenti dei finanzieri avrebbero poi accertato che i prelievi bancomat erano avvenuti utilizzando una carta incredibilmente “ritirata” presso la banca, nell’aprile 2012, dalla titolare della pensione che in realtà era morta 7 anni e mezzo prima.
Per questo fatto i militari hanno segnalato alla Procura della Repubblica non soltanto l’artefice della truffa aggravata, ma anche un bancario che dovrà rispondere di concorso nel reato; mentre nessuna responsabilità è stata accertata nei confronti dell’Istituto di credito.
All’Autorità Giudiziaria è stata anche avanzata la richiesta del sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza dell’importo illecitamente incassato. L’attività investigativa delle Fiamme Gialle pitagoriche è stata avviata dalla locale Procura della Repubblica in collaborazione con l’Inps.