CnC: “Il sindaco faccia valere il ruolo della città capoluogo”
"L’ennesima visita istituzionale in Calabria da parte dei vertici dello Stato, i quali, in modo per noi sempre più incomprensibile, saltano ed ignorano sistematicamente la città capoluogo, ci ha dato la stura per scrivere una missiva al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale indichiamo – fra le tante e fra le altre – l’anomalia vigente nella nostra regione". E' quanto scrive il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.
"A scanso di equivoci - continua lla nota - e giusto per rassicurare i paladini del moralismo, siamo ben coscienti che siano altre le emergenze cui dedicare ogni sforzo per risollevare le sorti della nostra terra, e segnatamente disoccupazione e criminalità. Dopodiché non possiamo tacere l’anomalia istituzionale vigente in Calabria in base alla quale registriamo, fin dal 1970, la bipartizione degli organi politici fra due città, un duopolio assurdo, antieconomico, irrazionale, illogico e assai scomodo anche per la comune gestione politica.
Da qui deriva la menomazione dello status di capoluogo regionale con un depotenziamento che non giova a nessuno e che rappresenta la Calabria in modo particolarmente debole tanto al suo interno quanto al suo esterno. Come se non bastasse, la città di Catanzaro, che fino a prova del contrario è il capoluogo, risulta sistematicamente umiliata nelle varie occasioni ufficiali in cui ci si confronta fra soggetti nazionali e internazionali o nelle occasioni in cui si realizzano visite istituzionali.
Ciò determina un’ulteriore confusione di ruoli e funzioni, restituendo una percezione negativa e distorta degli stessi relativamente alla Regione Calabria.
L’ultima visita cui alludiamo è quella dello scorso 23 aprile allorquando il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, assieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, hanno presenziato a Reggio, e non già a Catanzaro, ad un incontro tra la Commissaria europea per la Politica regionale Corina Cretu e i presidenti delle Regioni Calabria, Campania e Sicilia. E’ appena il caso di evidenziare che trattandosi di una riunione riservata ai “governatori” regionali la sede naturale sarebbe apparsa, una volta di più, il capoluogo, ossia la sede del governo calabrese e del suo Presidente.
Quella di cui stiamo parlando è, ribadiamo, solo l’ultima di una lunga serie di visite istituzionali che ignorano sistematicamente ed incomprensibilmente il capoluogo, e che fa il paio con i vari enti e uffici di valenza regionale che, troppo allegramente, vengono insediati altrove.
Invitiamo pertanto il sindaco Abramo innanzitutto a richiedere un consiglio comunale ad hoc che si determini per la tutela e la difesa della città mediante azioni da intraprendere ad ogni livello e latitudine; e poi ad affrontare politicamente la questione una volta per tutte. E non mediante una nota stampa, cosa che pertiene al piccolo contributo che può fornire un’associazione come la nostra o come le altre presenti sul territorio, bensì mediante gli strumenti che la politica gli assegna: vada a Roma a battere i pugni sui tavoli, lo faccia per davvero, frequenti i Ministeri, chieda un incontro a Roma facendo valere le prerogative e la dignità di un capoluogo che – noi ci auguriamo – non si rassegni ad essere marginalizzato ma sappia rialzarsi con responsabilità".