Balneazione. Per l’Arpacal nessun tratto di mare “scarso” nel crotonese
L’intera costa crotonese è l’unica in Calabria a non aver ricevuto classificazioni “scarse” per le proprie acque di balneazione, attestando il 96% della sua estensione nella categoria dell’eccellenza. Nonostante ciò, anche quest’area ha sofferto nel 2014 delle criticità che hanno interessato altre zone costiere della Calabria, addebitabili ad una depurazione spesso inadeguata o a scarichi abusivi, oppure ancora all’apporto di fiumi e torrenti nelle acque marine.
E’ questo il tratto saliente del seminario provinciale, l’ultimo in programma, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha tenuto questa mattina nei locali della Lega Navale a Crotone, per presentare i dati provinciali della balneazione 2015, ottenuti attraverso le attività di monitoraggio e analitiche dell’intera stagione 2014.
“Il nostro territorio – ha esordito il dr. Emilio Cellini, direttore ff del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal – possiede per il 70% della sua costa una riconosciuta valenza ambientale; un patrimonio che la nostra Agenzia, per le competenze che le sono assegnate dalla normativa di settore e per le professionalità che possiede, si impegna quotidianamente a preservare. L’impegno del nostro dipartimento si è concretizzato, in questa specifica matrice ambientale, con l’istituzione di una unità organizzativa che ha il compito di coordinare su scala regionale le attività della Calabria nel progetto comunitario conosciuto come Marine Strategy, venendo scelti come soggetto capofila delle regioni che si affacciano sullo Jonio, per lo svolgimento delle attività connesse a questo importante progetto scientifico europeo. Il nostro dipartimento è impegnato, inoltre, su un progetto finanziato con fondi POR sulla tossicologia e la presenza del coralligeno in Calabria, ed un altro progetto per la mappatura della posidonia oceanica. Tutto ciò dimostra il grande impegno che questa Agenzia ha profuso per l’area mare, facendo partire da Crotone diverse importanti iniziative di livello scientifico”.
“La filosofia che ha guidato questo tour per le province calabresi – ha detto il direttore generale dell’Arpacal, dr.ssa Sabrina Santagati – è stata quella di avvicinare i sindaci dei comuni costieri per illustrare loro i dati della balneazione, ma anche spiegare quali criticità sono state affrontate e, al contempo, quali soluzioni mettere in campo affinché i prossimi valori delle analisi siano ancora migliori. Ed in questo tour, come oggi a Crotone, abbiamo raccolto tante segnalazioni, ma abbiamo anche potuto appurare quello che da tempo sosteniamo: non si può parlare di mare, e delle sue problematiche, solo con i comuni costieri, perché spesso i problemi arrivano anche dai comuni a monte. Penso agli scarichi nei torrenti, alla depurazione, e tutto quello che nelle cinque province calabresi abbiamo potuto notare e far notare”.
Il dr. Alfredo Amoruso, referente provinciale Arpacal per la campagna di balneazione, ha quindi illustrato i dati provinciali, spiegando nei dettagli le procedure adoperate, le tempistiche calendarizzate e le differenze operative che la nuova normativa comunitaria ha introdotto da qualche anno in Italia. “Noi collaboriamo fittamente con gli enti territoriali – ha detto Amoruso – ed il nostro intervento va ben oltre il calendario di interventi che viene stilato ad inizio anno. Tornando ai dati della balneazione, con l’eccellenza pressoché totale della nostra costa, vi sono comunque dei tratti che hanno rappresentato delle criticità che abbiamo affrontato nel 2014, e penso alla foce del fiume Tacina, oppure ad Isola Capo Rizzuto, o sul confine tra i comuni di Crotone e Strongoli. Criticità che comunque abbiamo affrontato prontamente”.
L’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Crotone, Michele Marseglia, nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale, ha sottolineato l’importanza della sinergia che l’Arpacal ha garantito in tutte le attività svolte, e non solo nella campagna di balneazione. “Il mio impegno – ha detto l’assessore Marseglia – è di seguire attentamente, facendomi affiancare anche dall’Arpacal, tutte le problematiche del territorio, partendo in primis dalla depurazione che è un annoso quanto antico problema della città”.
Adriana Prusciano, portando i saluti del comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, ha confermato la grande collaborazione, spesso quotidiana, con i tecnici Arpacal che operano nelle aree per le quali la Direzione Marittima ha competenze. “E’ una questione di cultura – ha detto Prusciano – che i cittadini gradualmente iniziano a fare propria: l’ambiente ci riguarda, in maniera circolare, perché parte dalle nostre azioni e arriva a noi con gli effetti prodotti, appunto, all’ambiente circostante”.