Morano: assemblea su libertà di espressione e la delibera “bavaglio”
Si è svolta sabato 2 maggio a Morano Calabro nella Sala convegni del Complesso di S. Bernardino, l'assemblea pubblica su La libertà di espressione e la Delibera "bavaglio" approvata di recente dalla Giunta comunale di Morano Calabro. L'esigenza di un'assemblea cui è seguito il dibattito con il pubblico presente e numeroso, è stata avvertita dalle forze politiche del centro-sinistra PD, SEL e dalla Lista Civica ProgettoMorano dopo gli episodi incresciosi che si sono verificati di recente nei confronti del segretario PD di Morano, Vito Aloisio, e nei confronti del coordinatore di SEL della cittadina del Pollino dott. Giannatale Tramaglino.
Il riferimento è agli attacchi personali subiti da Aloisio e Tramaglino da parte dell'amministrazione comunale che nulla hanno avuto di politico e che giungono dopo la delibera "bavaglio" approvata dalla Giunta comunale del sindaco De Bartolo al fine di sporgere querela contro un intervento pubblico avvenuto sui social da parte del coordinatore della locale sezione di S.E.L.: la delibera "bavaglio" è stata contestata da tutte le forze politiche intervenute in quanto non è lo strumento per dare risposta ai problemi sollevati nel merito ma solo uno strumento volto a intimidire il pensiero libero e la proposta politica alternativa.
L'assemblea è stata aperta e moderata dall'avv. Livio Faillace il quale, innanzitutto, ha ricordato l'amico e compagno di partito Gioacchino Di Mare che fino all'ultima riunione ha dato il suo apporto al Partito Democratico di Morano, ha incitato il segretario Aloisio ad andare avanti nel segno della coerenza e del senso di appartenenza, due doti che hanno sempre contraddistinto il cammino politico e amministrativo dell'insegnante G. Di Mare.
Faillace ha sottolineato la necessità del confronto politico, l'importanza del diritto e della libertà d'espressione per i Moranesi, da cui può scaturire la proposta politica alternativa e magari più valida di quella perseguita dall'amministratore locale. Solo così si può rispondere ad es. al problema della disoccupazione a Morano dopo che finiranno i lavori del cantiere autostradale o il problema della disoccupazione per quelli che sono rimasti fuori dalle stesse assunzioni delle ditte appaltatrici, l'importanza di discutere dei disservizi, delle cose che non vanno come il malcontento dei turisti che hanno lasciato una lettera scritta in cui descrivevano, oltre alla mancanza dei servizi riscontrata, come nessuna delle bellezze turistiche di Morano apprese sul Corriere della sera era al momento fruibile.
Nel dibattito sono state sollevate le criticità e le inadempienze dell'amministrazione attuale a più di un anno dall'insediamento come l'assenza di un piano di sviluppo turistico ben congegnato (es. è stata sottolineata la gravità nel far trovare non fruibili le chiese e le relative opere d'arte di Morano durante i periodi festivi), l'assenza di un piano di sviluppo economico a medio e lungo termine che possa disegnare il ruolo economico di Morano da qui ai prossimi anni (es. l'assenza di un piano di sviluppo dell'area P.I.P., l'assenza di un piano per accedere ai finanziamenti comunitari, l'assenza di un piano di sviluppo dell'agricoltura nel valorizzare un prodotto i.g.t., etc etc), in sintesi la totale latitanza e negatività dell'amministrazione De Bartolo nel ruolo propulsore e di regia che un'amministrazione comunale dovrebbe avere nel rilancio economico di un territorio e che a Morano l'attuale amministrazione comunale non ha.
Il segretario del PD Vito Aloisio ha risposto agli attacchi personali di De Bartolo che non hanno avuto nulla di politico ma al contrario hanno sottolineato l'assenza di argomenti nel rispondere ai problemi che attanagliano Morano a più di un anno dall'insediamento della Giunta De Bartolo. Il segretario Aloisio ha sottolineato come la cultura mafiosa non è propria solo di chi appartiene alla mafia in senso stretto ma spesso si può celare nelle condotte e sfumature comportamentali quotidiane di tutti i giorni. Ha affrontato il tema dell'appartenenza e dell'identità culturale all'interno del Partito Democratico di Morano a fronte delle mode in voga, oggi più che mai, che spesso vedono transfughi ed "immigrati" svilire i concetti di serietà e credibilità nel fare politica. Ha affrontato il nuovo corso che sta caratterizzando l'attività del Partito Democratico di Morano all'interno e all'esterno del Circolo con il suo laboratorio politico e nei gruppi di lavoro attivi nella rete collaborativa dei Circoli PD dell'hinterland del Pollino e della Sibaritide.
Il Geom. Vincenzo Verbicaro per la lista civica ProgettoMorano ha ribadito l'importanza di andare avanti nell'azione politica di ciascuno all'insegna del pensiero autonomo e indipendente, condannando anch'esso ogni forma di attacco personale e di intimidazione come avvenuto di recente a Morano nei confronti dei segretari di partito PD e SEL. Ha ribadito le inefficienze e le negatività tangibili dell'amministrazione comunale De Bartolo, dopo i primi allarmi che ProgettoMorano per primo aveva lanciato sin dai primi passi della nuova Giunta comunale.
Il dott. Giannatale Tramaglino ha risposto alla delibera "bavaglio" di De Bartolo sottolineando l'assenza di qualsiasi intento diffamatorio nel post "incriminato" su facebook il quale riporta solo fatti e dati oggettivi, dichiarandosi pronto alla controquerela per calunnia qualora la denuncia/esposto venisse depositata da parte di De Bartolo. Tramaglino non ha mancato di sottolineare che qualora venisse dato seguito alla delibera "bavaglio", vi sarebbe l'irragionevole costo per le spese legali che l'ente e la collettività moranese verrebbero ingiustamente a sopportare a fronte di un'eventuale offesa personale e non dell'Ente Comune.
Da segnalare tra i tanti l'intervento del sindaco De Bartolo il quale ha reiterato le accuse mosse a Tramaglino per il post "offensivo" sul social cercando così di spiegare le proprie ragioni.
Il dibattito si è concluso con l'invito ai giovani di Morano presenti nella sala o ad ascoltare radio Pollino ad avvicinarsi al Circolo PD e a chi fa dell'educazione all'ascolto e della libertà d'espressione la propria identità culturale a fatti e non a parole.