Rocca di Neto, comitato genitori contro abolizione del tempo prolungato
"Il Comitato dei Genitori comunica che presso l’Istituto Comprensivo Di Rocca di Neto è stato soppresso il Tempo Prolungato nella Scuola Secondaria di Primo Grado (scuola media). Tale soppressione è conseguenza di un Provvedimento Regionale, che ha decretato un organico di diritto per la Regione Calabria 2015/16 palesemente ingiusto". E' quanto si legge in una nota a firma del comitato dei genitori della scuola di Rocca di Neto guidato da Pina Notarianni.
"Infatti - continua la nota - la sola provincia di Crotone è stata penalizzata, rispetto alle altre province regionali.
La provincia di Crotone - Ufficio scolastico provinciale, ha conseguenzialmente diminuito l’organico, con ripercussioni sul tempo prolungato che è stato soppresso, per ora solo per le prime e seconde classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Il Comitato dei Genitori è fortemente indignato, sia per l’ingiustizia che ha subito Crotone rispetto alle altre Province sia, soprattutto, per il venir meno di un importante diritto, il diritto di scelta. Infatti non si è tenuto minimamente conto delle scelte di molti genitori, che hanno optato per il tempo prolungato; i diritti devono essere garantiti a tutti anche perché così facendo si sta smantellando la scuola pubblica, si sta smantellando il diritto all’istruzione e il diritto allo studio.
Tale provvedimento significa una riduzione dell’offerta formativa con conseguenze drastiche, che si avranno, a livello sociale in quanto la scuola è l’unica realtà aggregante positiva con un forte l’aumento della dispersione scolastica, già rilevante nel contesto di Rocca di Neto, predisponendo i nostri adolescenti alla violenza e a rischi di ogni genere. Per non parlare dell’effetto domino nel contesto lavorativo.
Il Comitato dei Genitori chiede che sia rispettato il diritto delle famiglie che richiedono di usufruire del Tempo Prolungato nella Scuola Secondaria di Primo Grado e che sia rispettato il diritto degli alunni “ad avere una scuola sua misura”, una scuola che si adegui alle esigenze delle famiglie e non viceversa.
Il Comitato dei Genitori condivide pienamente e fortemente il movimento nato in tutta Italia reclamando una scuola solidale, inclusiva, pacifica. Non investire sulla scuola è grave per il futuro dei nostri figli. I veri problemi della scuola andrebbero affrontati seriamente garantendo partecipazione, dialogo, confronto, ascolto, rispetto delle persone, delle loro capacità, abilità e competenze.
Abbiamo così deciso di condividere il blocco delle Prove Invalsi, invitando i genitori di seconda e quinta classe della scuola primaria di Rocca di Neto, di tenere i figli a casa il 6-7 maggio, per dire no a questa vergogna che si sta verificando nelle scuole, per dire no a chi ci vuole togliere dei diritti costituzionalmente tutelati.
Iniziativa, di grande rilievo Nazionale e Rocca di Neto ha risposto in modo lodevole, il Comitato ringrazia e si complimenta con tutti i genitori che hanno condiviso questa iniziativa che ha come fine la difesa del futuro dei nostri figli.
Intendiamo andare avanti per tutelare i diritti che giornalmente vengono negati, non intendiamo abbassare la testa in una logica di rassegnazione, ma alzare la voce. Non ci fermeremo sicuramente qua, ma la nostra lotta sarà continua, rivolgendoci anche alle autorità competenti, perché non dobbiamo dimenticare che è in gioco il futuro dei nostri figli".