Oliverio: “Nei prossimi giorni sarò nella Valle del Marro"
“Bene ha fatto il Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ad intensificare le misure di vigilanza e di controllo nei confronti della cooperativa dei giovani della Valle del Marro che gestiscono da dieci anni i terreni confiscati alla ‘ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha condannato con fermezza l’ultimo tentativo della ‘ndrangheta di bloccare ed ostacolare il progetto che don Pino De Masi e i ragazzi della Cooperativa “Valle del Marro” stanno portando avanti da dieci anni a questa parte nella Piana di Gioia Tauro, utilizzando i terreni confiscati alle ‘ndrine.
“I 96 alberi di ulivo tagliati la scorsa notte da mani ignote e criminali –ha detto Oliverio- rappresentano l’ennesimo tentativo della ‘ndrangheta di rialzare la testa e di imporre la propria legge con la violenza, la paura e l’intimidazione. Ancora una volta la sfida è al cuore dello Stato e, quindi, ad ognuno di noi. E’ la sfida alla Calabria onesta e laboriosa, che vuole scrollarsi, una volta per tutte, il marchio infamante di regione “mafiosa” e lavorare per costruire una cultura della legalità, delle regole e della trasparenza. Per questo occorre reagire subito con fermezza, senza esitazione, facendo ognuno la propria parte. Le parole stanno a zero. Alle minacce e alle intimidazioni mafiose occorre rispondere con fatti tangibili, concreti, credibili. Mettendo in campo nuovo progetti e investendo risorse adeguate per realizzarli. Noi lo faremo”.
“Nei prossimi giorni –ha aggiunto il Governatore della Calabria- accompagnato dal Direttore Generale del Dipartimento “Agricoltura” della Regione Calabria e dal dirigente per la programmazione dei fondi comunitari, mi recherò personalmente nei luoghi in cui è avvenuto questo scempio ed incontrerò don Pino De Masi ed i suoi ragazzi per esprimere loro la mia solidarietà e la mia vicinanza, ma anche e soprattutto per dire loro che li sosterremo concretamente, investendo su questo progetto della Valle del Marro, che è diventato luogo di lavoro e scuola di legalità e di riscatto a cui la Calabria intera deve guardare, risorse comunitarie consistenti destinate all’agricoltura e all’affermazione della legalità per la difesa della libertà e la dignità del nostro popolo”.
“I calabresi –ha concluso il presidente Oliverio- sono stanchi di subire minacce ed intimidazioni e vogliono vivere in una regione normale in cui progetti come quelli portati avanti da don Pino e dai suoi ragazzi abbiano piena cittadinanza e concreta realizzabilità”.