Mesoraca: abuso edilizio in località Vardaro, una denuncia del Cfs
I lavori servivano a realizzare due vasti piazzali quali deposito di tronchi e scarti di lavorazione. Sull'area, che a seguito dei lavori presentava una morfologia molto diversa da quella originaria, la forestale, intervenuta prontamente, aveva posto i sigilli del sequestro ma, nonostante ciò, l'imprenditore, dopo alcuni mesi aveva proseguito i lavori realizzando anche dei muri di sostegno in cemento armato ed utilizzando l'area sottoposta a sequestro come deposito di tronchi e depositi di truciolati, prodotti dalla frantumazione del materiale legnoso. Nei giorni scorsi gli agenti del Comando stazione forestale di Petilia Policastro, nell'ambito dell'attività di controllo del territorio, hanno accertato che in località "Vardaro" del Comune di Mesoraca, erano state realizzate, senza alcuna autorizzazione, delle opere murarie in cemento armato nell'area già sottoposta a sequestro penale, estesa circa 10mila metri quadrati, dove erano stati realizzati lavori di trasformazione permanente dello stato dei luoghi, in assenza del necessario permesso di costruire. Nonostante fossero apposti i sigilli del sequestro e l'Ufficio tecnico del Comune di Mesoraca, a seguito della prima denuncia, avesse emesso ordinanza di messa in ripristino dello stato dei luoghi, l'imprenditore, S.C. di 39 anni, aveva pensato bene, una volta calmate le acque, di proseguire i lavori. Alla luce di quanto accertato, gli agenti hanno ancora una volta segnalato l'imprenditore all'Autorità giudiziaria, questa volta non solo per l'ipotesi di reato in violazione alla normativa urbanistica-edilizia, ma anche per violazione di sigilli e inosservanza di un provvedimento dell'Autorità, a seguito dell' ordinanza comunale emessa.