Studenti della Magna Graecia portano solidarietà alla Coop “Valle del Marro”
Sabato 23 Maggio, in occasione della “Giornata della Legalità”, XXIII Anniversario dalla Strage di Capaci, gli studenti dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, partecipanti al Corso di Formazione “Dal Bene Confiscato al Bene Comune”, si sono recati nella Piana di Gioia Tauro presso i terreni confiscati alla ‘ndrangheta gestiti dalla Cooperativa Sociale della “Valle del Marro - Libera Terra”.
Guidati dal Responsabile del Corso -Sebastian Ciancio, gli universitari hanno portato la propria solidarietà ai giovani soci-fondatori, soffermandosi sul suolo agricolo dove, qualche giorno fa, un centinaio di alberi di ulivi sono stati tagliati da sconosciuti con delle accette (loc. Baronello – Castellace/frazione di Oppido Mamertina).
Un’intimidazione di evidente stampo mafioso, la terza in quattro anni, denunciata dalla Cooperativa. Durante il sopralluogo, Antonio Napoli - uno dei soci fondatori della Cooperativa “ Valle del Marro ”, ha illustrato ai presenti tutte le tappe che hanno condotto lui e altri ragazzi alla presa in gestione di quei terreni (130 ettari di terreni confiscati e sequestrati ai clan della zona). Un’avventura vissuta tra difficoltà e timori, con la consapevolezza di agire per il bene del territorio e con la forza di chi è animato da uno sfrenato ottimismo e spera “contro ogni speranza”.
Inoltre, per i partecipanti al Corso di Formazione “Dal Bene Confiscato al Bene Comune” è stato possibile tastare alcuni degli alimenti tipici e biologici prodotti dalla Cooperativa (melanzane a filetti, pesto di peperoncini piccanti). Questi sapori che arricchiscono il “paniere della legalità” portano con sé un particolare messaggio sociale che li trasforma in simboli e segni del giusto di Calabria. Presenti alla visita, Anna Voci – animatore della Legalità per l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e Daniela Fazio di “Libera Catanzaro”.
Il Corso - promosso da più realtà associative di Catanzaro (Giovani MCL, Libera, Progetto Policoro, FUCI) e che rientra nel Progetto Regionale Caritas “Costruire Speranza” - si è incentrato, nei mesi trascorsi, sulla promozione, valorizzazione e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità.