Il Corpo Forestale dello Stato incontra gli studenti del “A. Volta” di Reggio
Domani, venerdì 9 marzo, in concomitanza con la chiusura della settimana dello studente, che si sta svolgendo presso il Liceo Scientifico Statale “A. Volta” di Reggio Calabria, personale del Corpo Forestale dello Stato che presta servizio negli uffici di Reggio Calabria, incontrerà gli allievi del prestigioso ed importante Istituto reggino dislocato nella nuova struttura del quartiere di San Sperato per promuovere alcuni principi di legalità di educazione ambientale e rispetto dei sistemi naturali nonché di sicurezza agroalimentare.
Un momento d’incontro importante per illustrare ai giovani studenti reggini le attività che il Corpo Forestale dello Stato svolge sul territorio per prevenire e reprimere i reati nel settore ambientale e agroalimentare, grazie anche ad una percepibile sensibilizzazione mostrata, negli ultimi anni, da parte dell’opinione pubblica nei confronti delle predette materie.
Verranno illustrate le principali attività che, quotidianamente, il personale del Corpo Forestale dello Stato svolge sul territorio, con particolare attenzione ai servizi e agli eventi che la cronaca ed i media in genere hanno ultimamente portato alla ribalta dell’opinione pubblica.
Gli argomenti trattati saranno diversi. Dalla lotta agli incendi boschivi al controllo del territorio finalizzato alla prevenzione generale e repressione dei reati, con particolare attenzione a quelli inerenti la tutela ambientale. Verrà illustrato anche il ruolo, quasi esclusivo, che il Corpo svolge per l’applicazione della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S. Entrata in vigore nel 1980, con l'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. Attualmente viene applicata in ben 175 Stati aderenti ed, in Italia, il Corpo Forestale cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione.
Di recente attuazione, ma sicuramente non meno importante, è l’attività di indagine e controllo nel settore agroalimentare, la cui attenzione si è maggiormente focalizzata a seguito dell’avvento della globalizzazione. Questo fenomeno, per alcuni aspetti, ha inciso negativamente sull'integrità ambientale e sulla qualità e quantità di alimenti disponibili per la popolazione con l'apertura dei mercati economici a società con modelli organizzativi diversi quali i Paesi dell'Est e la Cina. Questo ha favorito anche la sofisticazione e contraffazione degli alimenti con destinazione umana e, pertanto, è nato nel Corpo Forestale, il Nucleo Agroalimentare e Forestale (NAF), una struttura centrale, altamente specializzata nel contrasto alla criminalità in ambito agroalimentare e alla contraffazione dei prodotti di qualità. In tutto il territorio nazionale, dove l'attività operativa è garantita dagli 87 Comandi provinciali, dagli altrettanti Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) e dai 1.100 Comandi stazione del Corpo Forestale dello Stato, il N.A.F. svolge funzioni di coordinamento ed indirizzo info-investigativo e di analisi in tema di sicurezza agroalimentare, fornendo supporto operativo, e logistico ai Comandi territoriali.
In ultimo si accennerà anche al monitoraggio ambientale, ai servizi di protezione civile, di sorveglianza dei parchi e ad alcuni servizi speciali, come quello a cavallo e il servizio cinofilo destinato principalmente ad attività di ricerca e soccorso di persone scomparse in superficie, o travolte da macerie, detriti e valanghe.
Nelle aree interne del plesso scolastico, infine, verrà dislocato il Comando Stazione Mobile in uso nella provincia di Reggio Calabria, corredato da alcune delle dotazioni tecniche e strumentali utilizzate quotidianamente dal personale del CfS nelle attività di prevenzione e repressione.