Nuovo sequestro per villaggio costruito su demanio
Sono stati rimessi i sigilli, alla Guardia costiera di Reggio Calabria, al complesso turistico balneare denominato "Kalura". Il provvedimento è stato eseguito in esecuzione alla sentenza del 4 maggio 2015 della Suprema Corte di Cassazione, Terza Sezione penale.
"La Corte di Cassazione - si legge in una nota della stessa Procura - ha accolto il ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria avverso il provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria - sezione del Riesame, che aveva, in data 5 dicembre 2014, in parziale accoglimento del ricorso proposto dall'indagata, dissequestrato alcune strutture del complesso turistico, tra le quali il locale ristorante".
Il complesso turistico balneare denominato "Kalura", con attività connessa di ristorazione, sala da ballo e stabilimento balneare, per una esensione di oltre 5.000 mq di arenile demaniale marittimo, ubicato al confine tra le città di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, era stato sequestrato il 6 novembre 2014 su disposizione del Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del magistrato titolare delle indagini della locale Procura della Repubblica, Sara Amerio "in quanto - spiega la Procura - la struttura è priva di concessione demaniale marittima che ne legittimi l'occupazione, nonchè di permesso a costruire, oltre ad essere caratterizzata da tutta una serie di violazioni edilizio/urbanistiche ed ambientali accertate dai militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria. Fatto non meno grave è che l'area in cui è collocato il complesso turistico è considerata a forte rischio erosione costiera, nonchè di attenzione idraulica, con conseguenti evidenti pericoli per la pubblica e privata incolumità".