Il liceo scientifico di Cariati ricorda Stefano Patrizi
Si è svolto nell’Aula Magna del Liceo Scientifico di Cariati un interessante incontro culturale per ricordare, nel trecentesimo anniversario della nascita (1715-2015), la figura e l’opera di Stefano Patrizi, il giurista e letterato cariatese, al quale l’istituto è intitolato dal 1986.
All’incontro hanno preso parte la dirigente scolastica prof.ssa Ida Sisca e Franco Liguori, già docente di lettere del liceo cariatese nonché storico e studioso di Stefano Patrizi, sul quale ha pubblicato due libri e numerosi saggi su riviste di cultura calabrese. Dopo l’intervento introduttivo della Preside, che ha sottolineato l’importanza della ricorrenza e la necessità di solennizzarla con qualche iniziativa culturale forte, da realizzare il prossimo 30 settembre, giorno di nascita del Patrizi, ha preso la parola il prof. Franco Liguori, storico, saggista e membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, autore di numerose pubblicazioni sulla storia di Cariati e della Sibaritide.
Liguori ha affermato che il suo intento, nel proporre alla dirigenza dell’istituto, la realizzazione di una Giornata commemorativa e un Incontro di studio sul Patrizi, non è semplicemente quello di far rivivere una pagina di storia culturale del passato, ma quello, principalmente, di dare al Liceo di Cariati un’opportunità di guadagnare visibilità nel territorio, di superare le criticità del momento, autopromuovendosi con la realizzazione di iniziative culturali di spessore. “Una manifestazione celebrativa ben organizzata e pubblicizzata da realizzare il 30 settembre prossimo” - egli ha detto - “può trasformarsi in un’occasione da sfruttare per porsi all’attenzione delle scuole del circondario, dei suoi dirigenti, delle famiglie degli alunni delle scuole medie di I grado, facendo conoscere loro l’istituto e le sue ottime attrezzature didattico-culturali e scientifiche, dalla biblioteca all’osservatorio astronomico, dai laboratori scientifici a quelli di lingua e di informatica”.
Liguori ha proseguito il suo lungo ed appassionato intervento, seguito con attenzione dai numerosi alunni delle classi III e IV e da non pochi docenti dell’istituto, con una lucida ed articolata illustrazione della figura e dell’opera di Stefano Patrizi, il grande intellettuale e giureconsulto cariatese del ‘700, che visse ed operò a Napoli, affermandosi sia come alto magistrato ed avvocato, che come uomo di lettere e docente universitario di scienze giuridiche, interagendo con i nomi più autorevoli della società e della cultura napoletana del tempo, dal re Carlo di Borbone al ministro Bernardo Tanucci, dal letterato calabrese Saverio Mattei al poeta Pietro Metastasio, dal giureconsulto Nicola Fraggianni allo scrittore Lorenzo Giustiniani. Soffermandosi sulle idee dell’illustre cariatese, Liguori lo ha collocato nella corrente di pensiero che va sotto il nome di “giannonismo” o “anticurialismo”, sostenendo che “Patrizi fu un grande difensore della laicità dello Stato e merita di essere incluso in quella folta schiera di riformatori della società meridionale che egli tentò di affrancare, con la sua illuminata attività di giurista, dall’ipoteca feudale e dalla non meno arcaica politica ecclesiastica”.
Gli studenti delle classi III e IV, guidati dalle docenti di Storia Concetta Cosentino e Alessandra Curcio, sono intervenuti nel dibattito seguito all’intervento di Liguori ed hanno posto all’autore del saggio “Stefano Patrizi, un riformatore del Settecento” (edito nel 2004), che loro avevano letto e commentato, una serie di quesiti opportuni ed intelligenti su Patrizi, dimostrando di aver recepito quanto letto nel libro di Liguori. Le docenti Cosentino e Curcio hanno rivolto un indirizzo di saluto a Franco Liguori e lo hanno ringraziato per la sua disponibilità e collaborazione.