Ristorazione ospedaliera, Capellupo: “Risparmio oggettivo. Perché Tallini si oppone?”

Catanzaro Salute
Vincenzo Capellupo

“Probabilmente la ristorazione collettiva, scolastica o ospedaliera, è una delle passioni irrinunciabili per il consigliere comunale e regionale Domenico Tallini. Lo sanno bene a Catanzaro con tutto quello che in questi anni ha ruotato attorno alla refezione scolastica comunale e pare se ne stiano accorgendo anche in regione vista la sua ultima uscita sul bando per la ristorazione ospedaliera.” Lo dichiara Vincenzo Capellupo, Consigliere comunale di Catanzaro.

Il Consigliere chiede la sospensione del bando sulla ristorazione ospedaliera – afferma Vincenzo Capellupo - e forse nella foga di abiurare al recente fallimentare passato scopellitiano, dimentica che è stata proprio quella Giunta regionale a mettere in campo questo bando a novembre del 2013, poi scaduto ad inizio 2014 e caduto nel dimenticatoio. L’attuale Amministrazione regionale ha dato una accelerazione alla procedura, anche perché il silenzio e la stasi creano solo danni ai cittadini, alle casse pubbliche ed alla trasparenza, favorendo sempre e solo le proroghe e gli interessi di pochi.

Fa bene il consigliere Tallini a citare la spending review – prosegue - ma lo fa erroneamente anzi lo fa al contrario, perché solo una procedura aperta a più concorrenti, trasparente e con una base d’asta inferiore all’attuale prezzo pagato dai cittadini per la ristorazione ospedaliera, può realizzare il necessario contenimento della spesa pubblica e non lo stop in favore di proroghe.

Facciamo un esempio concreto: all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del Capoluogo di Regione con le vecchie procedure di gara, adeguamenti istat e proroghe pluriennali, la giornata alimentare di un paziente costa circa 19 euro, con il nuovo bando la base d’asta è circa 15 euro ne deriva che senza alcun ribasso, difficile dato l’elevato numero dei partecipanti alla gara pubblica, si ottiene su circa 400 prestazioni erogate al giorno per un anno un risparmio oggettivo di almeno 600mila euro sempre nel rispetto di tutti i requisiti di qualità.

Si tratta di risorse pubbliche nuove che potranno essere investite diversamente nella sanità catanzarese – sostiene il Consigliere -evitando quegli sprechi che hanno portato al commissariamento della sanità calabrese. Ed anche i dubbi del passato su tale procedura, pare di capire, si basavano sulla perplessità che alcuni requisiti potessero favorire le solite ditte e non il libero mercato; dubbi poi fugati dalle istituzioni competenti con una nota del Direttore generale della Sua Antonio Rizzo e sopratutto dalla massiccia partecipazione alla procedura di gara mentre nei precedenti bandi per la gestione della ristorazione ospedaliera i partecipanti erano nella maggior parte dei casi uno e solo in alcuni due.

Pertanto chiediamo al consigliere Tallini: Chi ha interesse a non risparmiare? Chi ha interessa a tutelare le rendite che poco aiutano il contenimento della spesa pubblica ed il benessere dei cittadini? Chi ha interesse a prolungare il regime delle costose proroghe che creano vitalizi anche negli appalti pubblici?

Tallini stia sereno – conclude Capellupo - le cose possono anche cambiare, se ne faccia una ragione.”




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“Probabilmente la ristorazione collettiva, scolastica o ospedaliera, è una delle passioni irrinunciabili per il consigliere comunale e regionale Domenico Tallini. Lo sanno bene a Catanzaro con tutto quello che in questi anni ha ruotato attorno alla refezione scolastica comunale e pare se ne stiano accorgendo anche in regione vista la sua ultima uscita sul bando per la ristorazione ospedaliera.” Lo dichiara Vincenzo Capellupo, Consigliere comunale di Catanzaro.

Il Consigliere chiede la sospensione del bando sulla ristorazione ospedaliera – afferma Vincenzo Capellupo - e forse nella foga di abiurare al recente fallimentare passato scopellitiano, dimentica che è stata proprio quella Giunta regionale a mettere in campo questo bando a novembre del 2013, poi scaduto ad inizio 2014 e caduto nel dimenticatoio. L’attuale Amministrazione regionale ha dato una accelerazione alla procedura, anche perché il silenzio e la stasi creano solo danni ai cittadini, alle casse pubbliche ed alla trasparenza, favorendo sempre e solo le proroghe e gli interessi di pochi.

Fa bene il consigliere Tallini a citare la spending review – prosegue - ma lo fa erroneamente anzi lo fa al contrario, perché solo una procedura aperta a più concorrenti, trasparente e con una base d’asta inferiore all’attuale prezzo pagato dai cittadini per la ristorazione ospedaliera, può realizzare il necessario contenimento della spesa pubblica e non lo stop in favore di proroghe.


Facciamo un esempio concreto: all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del Capoluogo di Regione con le vecchie procedure di gara, adeguamenti istat e proroghe pluriennali, la giornata alimentare di un paziente costa circa 19 euro, con il nuovo bando la base d’asta è circa 15 euro ne deriva che senza alcun ribasso, difficile dato l’elevato numero dei partecipanti alla gara pubblica, si ottiene su circa 400 prestazioni erogate al giorno per un anno un risparmio oggettivo di almeno 600mila euro sempre nel rispetto di tutti i requisiti di qualità.

Si tratta di risorse pubbliche nuove che potranno essere investite diversamente nella sanità catanzarese – sostiene il Consigliere -evitando quegli sprechi che hanno portato al commissariamento della sanità calabrese. Ed anche i dubbi del passato su tale procedura, pare di capire, si basavano sulla perplessità che alcuni requisiti potessero favorire le solite ditte e non il libero mercato; dubbi poi fugati dalle istituzioni competenti con una nota del Direttore generale della Sua Antonio Rizzo e sopratutto dalla massiccia partecipazione alla procedura di gara mentre nei precedenti bandi per la gestione della ristorazione ospedaliera i partecipanti erano nella maggior parte dei casi uno e solo in alcuni due.

Pertanto chiediamo al consigliere Tallini: Chi ha interesse a non risparmiare? Chi ha interessa a tutelare le rendite che poco aiutano il contenimento della spesa pubblica ed il benessere dei cittadini? Chi ha interesse a prolungare il regime delle costose proroghe che creano vitalizi anche negli appalti pubblici?

Tallini stia sereno – conclude Capellupo - le cose possono anche cambiare, se ne faccia una ragione.”