Il gruppo “Per Vibo Popolare” racconta la sua idea di città
Si sono incontrati ieri pomeriggio, tra candidati e sostenitori, nella segreteria del coordinatore della lista “Popolari per Vibo” Alfonso Grillo, i consiglieri comunali eletti della compagine scesa in campo a sostegno di Elio Costa. Insieme, Vincenzo De Filippis e Gregorio Polistina - affiancati nel ragionamento, oltre che nel ruolo, da Grillo - hanno raccontato la propria idea di città, ripercorrendo in parte quel percorso che li ha visti concorrere alla guida di palazzo “Luigi Razza” accanto al neo sindaco.
«Abbiamo sposato – ha esordito Grillo – il progetto Costa con convinzione per primi. In lui abbiamo visto la figura forte, intransigente e d’impatto di cui la città aveva bisogno per risorgere. E, proprio mentre nel centro destra andava profilandosi uno scenario politicamente incerto e in parte segnato da conflitti interni, penso – ha ricordato – all’interpartitica e alle elezioni provinciali, siamo riusciti a costruire un’alternativa amministrativa vincente. La forma dell’aggregazione civica è stata la scelta giusta, proprio vista la conflittualità interna presente in alcuni partiti della coalizione. E siamo stati premiati. Abbiamo partecipato alla competizione elettorale addirittura riuscendo ad incassare un solido 6 per cento, che ci premia e ci permette di partecipare e forse anche qualcosina in più. Un’eventuale nostra esclusione dalla competizione – ha rimarcato –, proprio alla luce del risultato, avrebbe portato forse un esito diverso. Siamo felici, quindi, per come sono andate le cose». Ottenuto il governo della città, ci si è ritrovati a riflettere sull’idea, sugli obiettivi e sulle azioni da compiere per riportare Vibo allo splendore d’un tempo. Glorie del passato, quindi, da rivalutare però in chiave innovativa.
«C’è prima di tutto – ha anticipato Grillo – da fare un passaggio. In consiglio comunale ci saremo, certo, ma senza rivendicazioni politiche in senso stretto. Il Nuovo centrodestra, a livello nazionale, ha subìto un azzeramento, decidendo di confluire per intero in questa nuova area popolare. Pertanto, a Vibo, in consiglio, andremo rappresentando la nostra lista “Per Vibo Popolare”». Per la giunta, invece, la questione cambia un po’. «Al di là delle questioni squisitamente politiche, a mio parere, la giunta dovrà comporsi di persone di altissimo profilo. Sono certo che Costa concorderà con questo principio di ragionamento». Insieme, ciascuno nel proprio ruolo, sarà chiamato a fare la sua parte.
«Noi – ha dichiarato il coordinatore provinciale, esprimendo un pensiero comune – immaginiamo una città amministrata, che dia anche all’esterno questa impressione. Perciò, sì, gestione dell’ordinario e pure dell’emergenziale, penso all’acqua o alla spazzatura, ma anche altro, perché anche di altro la città ha bisogno. Occorre, secondo noi, pensare in grande. È necessario fare di Vibo un brand spendibile nel turismo, nell’enogastronomia, nella cultura. Insistiamo sul porto “Santa Venere”, rendiamolo fruibile, per esempio, per la crocieristica; pensiamo alla riconversione dei siti industriali dismessi, dell’Italcementi, offriamo un’alternativa al territorio privato del lavoro; interveniamo nel culturale, rivalutando il patrimonio della città, lasciando di proprietà del Comune i suoi immobili storici ed evitando la chiusura dei presidi culturali, delle biblioteche. In questo contesto, poi, l’impegno dovrà essere totale, per far in modo che alla città venga offerto un teatro, nei tempi previsti e non, come spesso accade, con decenni di ritardo. Ma non dimentichiamo nemmeno le battaglie già vinte. La Scuola di Polizia c’è, perché ne abbiamo evitato la chiusura, ma il corso allievi finirà e il problema, probabilmente, si presenterà di nuovo. È necessario non abbassare mai la guardia: abbiamo bisogno di questi presidi di legalità».
Questioni, problemi da affrontare, tra le emergenze e le difficoltà di un territorio abbandonato. «Vogliamo affrontare questi temi – ha concluso Grillo – e lo vogliamo fare con Costa, per noi incarna un modello amministrativo concreto, efficiente al quale dare piena fiducia per farlo lavorare e bene. Noi, dal canto nostro, garantiamo tutto l’impegno, affinché si possa operare a sostegno del sindaco, ma ancor prima dai cittadini».