La Regione risponde sul futuro della Ferrrovia silana
La Regione Calabria, con l’assessore alle infrastrutture e trasporti Nino De Gaetano, ha dato risposta nel “question time” del 20 maggio scorso, all’interrogazione consiliare in merito a ciò che la Regione intende fare della ferrovia silana Cosenza – San Giovanni in Fiore.
"Il Comitato per la salvaguardia della ferrovia silana - si legge in una nota dello stesso comitato - pur apprezzando l’intenzione dichiarata dell’assessore di voler lavorare a un ripristino della tratta ferrata in un tavolo tecnico che coinvolga enti locali e consiglieri regionali che hanno a cuore la questione, è fortemente preoccupato per le importanti problematiche che tale risposta non affronta, prime fra tutte il ritiro delle delibere 380/13 e 124/14 che prevedono la dismissione e la sdemanializzazione dei tratti San Giovanni in Fiore – Camigliatello Silano - Pedace rispettivamente al 25/10/2013 e 31/12/2015. Quindi, se da un lato si dichiara la volontà di voler lavorare per un riutilizzo della ferrovia silana seppur a scopo turistico sul modello di altre simili esperienze in Italia e all’estero (si cita espressamente il caso svizzero), dall’altro si continua a non dar seguito al primo vero passo da fare per scongiurarne la definitiva chiusura. Non poca preoccupazione desta altresì l’intenzione, questa si espressamente dichiarata, di escludere un riutilizzo della tratta silana per scopi di trasporto pubblico locale, adducendo questioni di carattere tecnico ed economico che non vengono però menzionate. Come Comitato abbiamo più volte ribadito e dimostrato che un utilizzo della tratta ferrata a scopi di TPL possa rappresentare un enorme vantaggio sia in termini di qualità complessiva del servizio di trasporto pubblico locale che in termini economici e ambientali.
Non c’è bisogno di ricordare a nessuno che la mobilità dei comuni di questa grande parte della Sila è legata esclusivamente alle sorti dell’unica strada statale a scorrimento veloce la SS107, strada annoverata dai rapporti ANAS tra le più pericolose d’Italia per tasso di mortalità e decongestionata per quanto riguarda il trasporto su gomma. Una situazione grave per un territorio montano privo di tanti servizi che, oltre a rischiare l’isolamento durante la stagione invernale, in alcune fasce orarie e nei giorni festivi è completamente privo di un servizio di trasporto pubblico. Più volte in tempi non troppo lontani (2001 – 2002), durante la stagione invernale, la ferrovia silana è stato l’unico mezzo di trasporto cui fare affidamento per raggiungere da Cosenza i comuni della Sila con tempi di percorrenza, a differenza di quanto si possa pensare, non troppo distanti rispetto a quelli stradali. Crediamo inoltre che, solo se pensata e vissuta come mezzo di TPL la ferrovia silana possa dare il suo maggior contributo anche alla vocazione turistica della Sila, in modo tale da non essere più soggetta alle continue problematiche di gestione e di visione politica che si sono susseguite negli anni e che ne stanno decretando la sua fine.
Per tali ragioni sollecitiamo l’assessore de Gaetano a dar tempestivo seguito alle intenzioni espresse in risposta all’interrogazione consiliare, eliminando le delibere che gravano sulle sorti di questa ferrovia, e chiediamo successivamente un incontro alla Regione con l’assessore e con il Presidente Mario Oliverio, per poter discutere concretamente di un suo realistico e duraturo utilizzo".