Meet up Cosenza lettera aperta al Sindaco sulla questione Rom

Cosenza Attualità

Riceviamo e pubblichiamo

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Gentile Sindaco,

I motori delle ruspe sono stati accesi e i riflettori sul nulla illuminano una idea senza sostanza. Il Comune di Cosenza ha creato una nuova baraccopoli con l'intento di spostare la "cittadella Rom". Ancora una volta assistenzialismo, un modo di affrontare situazioni che ha portato solo sfaceli e non ha fatto crescere le comunità ospitate e quelle ospitanti.
La nostra idea è differente, e si chiama integrazione fra i popoli, che è fatta di una solidarietà vera, non quella dell'Europa che oggi sta scaricando sugli italiani le colpe dei loro governanti. La invitiamo sig. Sindaco a rendere edotta la cittadinanza quanto è costato alla città di Cosenza tutto questo assistenzialismo.
La storia dell'intervento sul campo Rom ha inizio nel giugno del 2014 a seguito dell'incendio che divampò lungo le sponde del Crati. Lo stato di necessità, ha reso impellente l'acquisto di tende per una "sistemazione logistica" dei cittadini romeni di etnia Rom. Si è proceduto ad avviare la procedura di acquisto per una spesa complessiva di € 24.400, spesa, a distanza di poche settimane passata a € 40.700. In seguito nel settembre 2014 si è reso necessario bonificare e rendere idonea l'area su cui il nuovo "Campo profughi" (chiamiamolo con il suo nome e riflettiamo sull'indicazione che l'Europa ha inviato all'Italia relativa alla necessità delle chiusura di strutture del genere) doveva sorgere: anche qui la bella cifra di € 43.600 affidati ad una ditta di fiducia, davano il via alle ruspe. Ancora a novembre 2014 è stata necessaria "la bonifica e la pulizia generale dell’intera area, l’allontanamento di tutto il materiale proveniente dall’incendio e la creazione di una doppia trincea per impedire la riedificazione di nuove baracche sull’are oggetto dell’incendio" (efficace, considerata la situazione che in questi giorni si sta affrontando): tutto questo, ancora per la modica cifra di € 49.600 attribuita con affidamento diretto. Ma poi, colpo di scena del giugno 2015 ci si rende conto che sono state acquistate le tende ma sono poche e soprattutto non si erano acquistate le brandine (400) per far dormire le persone e dunque altri € 47.200 anche qui con affidamento diretto.

Ora poniamo delle domande al Sindaco alle quali, come cittadini, vorremmo trovare risposta.
Non sarebbe stato più logico portare a compimento l'iter burocratico regionale per il progetto di "Riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale dell'Area ex mercato ortofrutticolo di Vaglio Lise, per la valorizzazione della cultura ROM" del valore di € 1.661.651,85? Per quale motivo si è scelto di inserire questo progetto all'interno dei PISU e non attingere ai fondi FSE? Lo chiediamo perché questi € 181.000 (euro più euro meno) si sarebbero potuti incanalare in un progetto con un respiro più ampio e quest'opera di tipo emergenziale tanto cara alla politica italiana, si sarebbe potuta evitare. Si sarebbero potuti immaginare interventi di ampia integrazione, di vera condivisione del problema ma si è scelta la via più breve, quella del sensazionale senza ricoprirsi di umiltà e attingere informazioni riguardo presso l'ECRI (Commissione Europea contro il razzismo e l'Intolleranza) o ancora altri comuni italiani (Bologna) che hanno cercato di affrontare l'annosa questione anche guardando ad altri punti di vista.
Ancora, vorremmo chiedere spiegazione su questo inciso presente nel comunicato stampa del comune emesso in data 05/06/2015: "Saranno ammesse al campo e potranno restarvi solo persone senza precedenti penali o carichi pendenti, che non sono state oggetto di un precedente provvedimento di allontanamento da altre province del territorio nazionale, che sono munite di regolare permesso di soggiorno o di altra idonea documentazione, che si impegnano a mandare i figli a scuola, a rispettare le leggi ed il regolamento interno." Da fonti della Questura di Cosenza un numero considerevole di cittadini Rumeni di etnia Rom (80% circa) non è nelle condizioni da Lei indicate: questi soggetti dove saranno allocati? Per non parlare delle giuste rimostranze dei ROM su cui oggi si è letto sugli organi di stampa.
Vede sig. Sindaco, Le poniamo delle domande come cittadini e cerchiamo che anche Cosenza se le ponga, perché i lustrini servono a poco quando non si riescono a dare risposte ai bisogni reali della città, dei suoi cittadini ed ospiti.

La salutiamo cordialmente

MeetUp Cosenza Amici di Beppe Grillo.


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