Cosenza: arrestati dai Carabinieri 4 romeni per estorsione e violenze
Nella notte del 3 novembre scorso i Carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato quattro cittadini romeni con l'accusa di estorsione ai danni di loro connazionali, dai quali avrebbero preteso denaro in cambio di un posto di lavoro. Secondo l'accusa, gli arrestati favorivano l’arrivo dei concittadini ai quali trovavano alloggi di fortuna e lavori giornalieri presso aziende agricole calabresi. Come compenso pretendevano somme di denaro pari ad 1/3 della loro paga giornaliera. Di fronte al rifiuto dei connazionali esasperati da tale situazione, i fermati hanno provveduto ad una spedizione punitiva. Dopo aver gravemente picchiato gli uomini per costringerli a pagare hanno rapito tre donne incinte ed alcuni bambini, anch’essi malmenati. I reati ipotizzati, sui quali gli investigatori si stanno indirizzando sono tratta di persone e riduzione in schiavitù. Le manette sono scattate ai polsi di Lucica Cicurean, 41 anni, Cristian Vasile Nagy, 36; Romeo Mars, 34; e Petru Lacatus, 33. Durante la conferenza stampa, a raccontare i dettagli dell'operazione il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Ferace e il capitano Pietro Paolo Rubbo che guida la Compagnia di Corigliano, che hanno dichiarato senza mezzi termini che l'inchiesta avrà ulteriori e importanti sviluppi neri prossimi giorni. È ricercato a livello internazionale il "caporale" che aveva fatto assumere i romeni e che li trasportava sul luogo di lavoro. Indagini sono in corso anche sull'imprenditore che li faceva lavorare, e sui proprietari dei tuguri in cui i Rom sopravvivevano nel centro storico di Corigliano.