Strage di Margherita/Un anno dopo. Pacenza (Pdl): il sacrificio di Dodò va ricordato con compostezza
"Un anno è già passato dall'orrore di quella strage e il sacrifico di Dodò va oggi ricordato con sobria compostezza e umana vicinanza nei confronti della sua famiglia".
Il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, Salvatore Pacenza (Pdl), lancia il suo messaggio istituzionale in vista della manifestazione pubblica che si terrà domani nella sala consiliare del Comune di Crotone nel giorno del cordoglio per la prima ricorrenza della scomparsa del piccolo Domenico Gabriele.
"È stato un anno di riflessione e di cordoglio per tutti - prosegue il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia - in cui i crotonesi hanno più volte dimostrato di voler voltare pagina rispetto agli orrori e le barbarie che la 'ndrangheta, per l'ennesima volta, ha riversato nei confronti di un innocente. Le forze sane di questa realtà, martoriata dal sottosviluppo e dal malaffare, stanno facendo rete per riportare la normalità sul territorio. E questo, soprattutto grazie allo splendido lavoro compiuto in questi mesi dalle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia criminali di spicco delle 'ndrine locali. Non l'ultimo, l'arresto dei due presunti autori materiali della strage che è venuto in tempi davvero brevi. Tutto ciò fa ben sperare, ma adesso deve arrivare dalla società civile un ulteriore apporto all'attività svolta con brillante efficacia da forze dell'ordine e magistratura. Rendiamoci artefici del nostro destino, alziamo la testa e teniamo la schiena dritta davanti ai soprusi e alle ingerenze della criminalità organizzata nella vita quotidiana. I genitori del piccolo Dodò, Francesca e Giovanni, hanno più volte dichiarato pubblicamente di aver vissuto un anno con Dodò e non con l'angoscia della sua assenza. Credo che il significato di queste parole deve spronare la comunità a ricordare il sacrifico di un innocente come il punto di partenza di una nuova rinascita sociale e civile di questa terra. Ecco perché vorrei pensare che, in questo giorno di cordoglio, siano i volti e gli sguardi fieri delle persone a campeggiare all'interno della sala consiliare del Comune di Crotone e non simboli e bandiere, feticci irrispettosi di una Calabria da sempre ferma al palo".