Cotronei, no alla soppressione del tempo prolungato nelle scuole medie
Il tempo prolungato nelle scuole medie non può essere soppresso. È molto forte la presa di posizione dell'Amministrazione comunale di Cotronei contro la paventata ipotesi di soppressione del servizio da parte delle autorità scolastiche. In una delibera di Giunta approvata all'unanimità, e poi inviata a tutti i Comuni del crotonese per chiedere anche a loro di condividerla, l'Amministrazione sottolinea come la soppressione del tempo prolungato provocherebbe "un depauperamento qualitativo dell'offerta formativa, andando inoltre ad incidere sull'economia locale a causa della riduzione delle unità lavorative".
"Abbiamo appreso - spiega il sindaco Nicola Belcastro - che già dal prossimo anno scolastico nelle prime e seconde classi delle scuole secondarie di 1°grado non sarà più vigente il tempo prolungato, che verrà mantenuto solamente per le terze classi ed in seguito verrà completamente soppresso per carenza di dotazione organica". Una notizia che ha provocato la reazione preoccupata di numerosissimi genitori “che nelle iscrizioni online dello scorso febbraio si erano espressi all'unanimità per la scelta del tempo pieno, sia perché ritengono che garantisca una migliore e più qualificata offerta formativa, sia perché crea il giusto coordinamento dei tempi di lavoro con quelli della scuola”. Nel condividere tale preoccupazione, la delibera evidenzia anche l'incidenza negativa che questo provvedimento "avrà sull’economia dei paesi del crotonese, perché vedrà, giocoforza, una riduzione di unità lavorative sia nell’ambito scolastico che in quello del servizio della refezione in un momento così particolare e delicato per la ripresa economica e sociale del nostro territorio". Senza tacere dei consistenti investimenti finanziari “compiuti negli anni dalle amministrazioni comunali in termini di servizio mensa, trasporto, laboratori, a supporto del tempo prolungato".
L'Amministrazione ritiene, dunque, "non accettabile un'assegnazione di organico insufficiente da parte del Ministero preposto, perché questa circostanza penalizzerebbe ulteriormente il territorio crotonese, in cui la dispersione scolastica provinciale ha assunto dimensioni importanti e ridurrebbe la qualità della vita degli utenti del servizio scolastico. La distribuzione degli insegnanti a livello centrale riteniamo debba tenere conto degli squilibri tra territori riequilibrando le sperequazioni e non essere frutto di un ragionamento numerico che svantaggia gli alunni e li priva di un’offerta didattica qualificata".
Da queste considerazioni parte la richiesta, inviata a tutti gli organi competenti, di mantenere il tempo prolungato e il livello quantitativo e qualitativo dei servizi scolastici, "considerato che una diversa organizzazione dei tempi scolastici inciderebbe sulla qualità dei servizi erogati, aumentando il malessere sociale già presente". Ci si propone, inoltre, di valutare "unitamente agli altri comuni del territorio, l’attuazione di tutte le misure che si riterranno più opportune al fine di tutelare i servizi scolastici in essere".