Crisi Provincia, il presidente Niglia scrive a Paris (Pd): “Necessario incontro”
Andrea Niglia, presidente della Provincia di Vibo, ha inviato all'onorevole Valentina Paris, responsabile nazionale Enti Locali del Partito democratico, una lettera per chiedere un incontro in merito alla situazione di crisi dell’Ente provinciale. Niglia in “qualità di Presidente della Provincia di Vibo Valentia, con riferimento alla drammatica situazione di questo Ente, in stato di dissesto ed in forte ritardo del pagamento degli stipendi al personale dipendente”, informa Paris che è “in corso lo stato di agitazione del personale dipendente, che si concreta con una protesta sul tetto della sede dell’Ente, stava per evolversi tragicamente a causa del tentativo di una dipendente di lanciarsi nel vuoto.
In queste ore si vivono momenti di tensione e paura, originate dai ritardi nel pagamento degli stipendi, mi permetta di sottolineare che tutto ciò è vergognoso e mortificante e certamente non dovrebbe succedere in uno stato di diritto. Con la presente, al fine di arginare il rischio derivante da possibili altri atti dimostrativi, chiedo urgente incontro personalmente per illustrare direttamente i problemi e valutarne le possibili soluzioni”.
Niglia descrive dunque il quadro finanziario della Provincia di Vibo Valentia. Scrivendo che “alla data odierna sono state pagate solo due mensilità stipendiali dell’anno 2015. Per quanto riguarda gli altri debiti di parte corrente relativi all’anno 2014 e 2015 (fitti, utenze, prestazioni di servizi e acquisto beni) risultano tutti insoluti. L’ente ha saldato i debiti 2013 con l’anticipazione di liquidità di cui al dl 66/2014. I debiti di parte corrente antecedenti il 31/12/2012 rientrano nella competenza della Commissione Straordinaria di liquidazione, che ancora è nella fase di ricognizione della massa passiva, al momento quantificabili in circa 40 milioni di euro per le istanze di ammissione al passivo a cui dovranno essere aggiunte i debiti fuori bilancio, gli atti ingiuntivi e quant’altro.
Dai dati in corso di definizione emerge altresì un disavanzo di amministrazione per gli anni 2012, 2013 e 2014 di circa 15.000.000,00 di euro, da coprire con l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2015 e pluriennale 2015/2017 in corso di predisposizione. Nell’anno 2015 lo Stato ha accreditato la somma di € 1.362.688,98 quale saldo fondo sperimentale di riequilibrio 2013 e ulteriore acconto anno 2014. Resta da incassare per l’anno 2014 solo la somma di € 419.432,94.
Da quanto sopra evidenziato, si evince la necessità di un contributo finanziario straordinario, considerata l’impossibilità di ripianare il bilancio con i propri mezzi e di assolvere le funzioni fondamentali definite dall’articolo 1 comma 85 della legge n. 56/2014. Oggi l’Ente si trova a dover sostenere gli oneri per funzioni non più di propria competenza, con ripercussioni negative su quelle che invece sono le funzioni proprie; in particolare entro il prossimo 30 giugno il tesoriere addebiterà il pagamento della prima rata dei mutui, senza tenere conto che una parte degli stessi, quelli afferenti le funzioni non fondamentali, non dovrebbero essere più posti a carico della Provincia”.