Reggio, sbarco del 2 luglio: fermati i presunti scafisti
Due persone sono state fermate dalla Squadra Mobile con l’accusa di essere gli scafisti delle imbarcazioni sulle quali viaggiavano 903 migranti sbarcati al porto di Reggio Calabria, giovedì 2 luglio, dalla nave della Guardia Costiera “Dattilo”. I due sono dunque indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nel territorio dello Stato italiano.
Si tratta di Housine Elmechri, trentottenne tunisino, e Houssen Faraj Abdelhadi, trentenne proveniente dalla Libia. A cui sono state state contestate anche le aggravanti di aver sottoposto i migranti a pericolo di vita ed a trattamento inumano o degradante.
Le indagini proseguono per l’identificazione degli organizzatori, dei finanziatori e di altri complici, oltre che per approfondire le circostanze emerse durante la fasi iniziali dell’attività investigativa.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, i fermi effettuati dalla Mobile reggina in collaborazione con la 6a Squadriglia della Guardia Costiera di Messina.