Villa confiscata nel Lazio diventa casa famiglia
È ufficialmente un bene pubblico Villa Sandra, la residenza di oltre 3.500 metri quadri situata nel territorio comunale di Formello e sequestrata alla 'ndrangheta nel 2012. Il Comune di Formello ha ottenuto ieri dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata il decreto di assegnazione definitiva della villa, proprio mentre è in corso nella struttura un campo di volontariato organizzato da Libera.
Ne dà notizia la Regione Lazio, spiegando che l'intenzione dell'amministrazione comunale è quella di realizzare al suo interno una casa famiglia per minori. L'iter per il riutilizzo sociale di Villa Sandra è stato molto più rapido di quanto avviene normalmente: per la prima assegnazione temporanea della villa, di cui ha beneficiato la Cooperativa sociale Sinergia, non si è attesa la condanna e la confisca definitiva in Cassazione, ma è bastato il primo grado di giudizio. Un procedimento sperimentale accelerato che adesso sarà possibile per tutti i beni sequestrati nel Lazio grazie a un protocollo d'intesa stipulato tra Regione Lazio, Roma Capitale, Tribunale e Procura di Roma e sottoscritto anche da organizzazioni del volontariato e della cooperazione sociale.
La rapida assegnazione dei beni sequestrati prima della confisca definitiva è fondamentale per un loro riutilizzo efficace: quando i tempi per le assegnazioni sono troppo lunghi, il rischio è che le strutture restino abbandonate e diventino inutilizzabili, o richiedano ristrutturazioni onerose.
"La storia di Villa Sandra è una grande vittoria delle istituzioni - commenta l'assessore regionale alle Politiche sociali e allo Sport Rita Visini - non c'è smacco più grande che si possa fare alla criminalità organizzata del trasformare immediatamente i simboli del potere illegale e della prevaricazione mafiosa in spazi pubblici di attività sociale. Il nostro obiettivo è quello di far diventare l'esperienza di Formello una prassi consolidata che ci permetta di riassegnare in tempi rapidi tutti i beni sequestrati per metterli al centro del sistema di welfare comunitario del Lazio".
A Roma e provincia questo tema è particolarmente rilevante "perchè solo negli ultimi 18 mesi - aggiunge Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio sicurezza e legalità della Regione Lazio - sono stati sequestrati alle mafie 849 immobili e 339 aziende e grazie al giudice Guglielmo Muntoni e al procuratore Giuseppe Pignatone possiamo sperimentare forme innovative di riutilizzo sociale che rappresentano, come nel caso di Formello un nuovo e modello di contrasto alle mafie fatto di alleanze tra magistratura, forze di polizia, istituzioni locali e forze sociali". Con Villa Sandra "proprietà pubblica, tra le varie Mafie Capitali ora c'è un baluardo in piu'", sottolinea il sindaco di Formello, Sergio Celestino. (AGI)