La Regione acquisirà ed utilizzerà i beni confiscati alla ’ndrangheta
La Regione ha partecipato nei giorni scorsi alla Conferenza dei Servizi, che si è svolta a Reggio, nella sede dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati. “Se è vero che il contrasto effettivo alla criminalità organizzata – ha detto il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi - passa attraverso la confisca dei patrimoni, è però altrettanto vero che le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di fare in modo che i beni confiscati siano restituiti e fruiti dalla collettività: non è più possibile, né tollerabile che le istituzioni pubbliche siano allocate in immobili fatiscenti e i delinquenti abbiano la disponibilità di ville hollywoodiane”. Anche per questo, la Regione era presente alla Conferenza, con il presidente della “Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria”, Arturo Bova, su delega del Presidente Mario Oliverio, accompagnato dalla dirigente del Dipartimento regionale “Bilancio” Innocenza Ruberto. In quella sede sono state acquisite le manifestazioni di interesse per 160 beni.
Sui ventisei beni richiesti dalla Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - vi era una concomitante richiesta di altri Enti dello Stato, per il tramite dell’Agenzia del Demanio e del Comune di Reggio Calabria. I beni richiesti dalle Amministrazioni dello Stato, per esigenze di allocazione di Uffici o di alloggi delle forze dell'ordine, naturalmente godono di una sorta di corsia preferenziale e sono stati assegnati con priorità. Tuttavia, alcune richieste della Regione hanno trovato accoglimento, grazie anche all'azione sinergica con il Comune di Reggio. In particolare, i beni richiesti per il progetto dell'Azienda Ospedaliera di Reggio, di notevole valenza sociale, che prevede l’utilizzazione dei beni come alloggi da destinare alle famiglie dei pazienti adolescenti assistiti nel reparto oncologico dell'Azienda Ospedaliera, troverà accoglimento attraverso la richiesta congiunta di Regione e Comune che sosterranno il progetto dell'Azienda mediante il trasferimento di sei immobili assegnati. Un complesso di altri tre immobili, ossia tre ville della dimensione di circa 250 mq cadauno, saranno assegnati alla Regione ed al Comune di Reggio per essere destinati ad un polo di protezione civile mediante l’insediamento degli Uffici della Protezione Civile regionale e di strutture della protezione civile comunale e/o di associazioni di protezione civile cui il comune potrà destinare un immobile. Infine, per le esigenze di allocazione degli Uffici di “Fincalabra” , è stato individuato un immobile diverso da quello richiesto ma di adeguate dimensioni (circa 290 mq.) in posizione centrale della città nella zona del Castello Aragonese. “Ridare alla collettività i beni confiscati alla ndrangheta – ha dichiarato il Vicepresidente Viscomi – non è una scelta basata su valutazioni di costo: è un dovere civico inderogabile che ogni amministrazione pubblica deve assumere come proprio, anche in rete con tutte le altre amministrazioni. Ciò è quello che ha fatto e continuerà a fare la Regione Calabria”.