Sanità: chiudere i punti nascita con meno di 500 nati
Il 20 settembre 2010 a Lamezia Terme il Consiglio Direttivo della Società Italiana Neonatologica (SIN) Regione Calabria è stato riunito dal Presidente Gianfranco Scarpelli, direttore dell'U.O Neonatologia e TIN dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, per affrontare le gravi problematiche del percorso nascita causa di diversi episodi di malasanità verificatesi negli ultimi mesi nella Regione Calabria. L'On. Leoluca Orlando, Presidente della Commissione Nazionale sugli Errori in Sanità e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio hanno sostenuto nelle loro dichiarazioni la necessità di chiudere i Punti nascita con meno di 500 nati al fine di garantire la massima sicurezza alla nascita. Purtroppo anche nella Regione Calabria e specie nella Provincia di Cosenza è ora di smetterla con la difesa ad oltranza dei Punti Nascita con pochi nati come quello di San Giovanni in Fiore che registra meno di 100 nati per anno con un costo per ogni reparto superiore a 100.00 euro, come affermato dall'ex Direttore Generale Petramala. È ormai noto dalla letteratura scientifica che la nascita in luoghi con pochi parti per anno certamente rappresenta un pericolo per a salute delle madri e dei neonati, ma che serve solo a tutelare interessi personali e non della collettività. La società italiana di neonatologia nel 2007 aveva presentato un piano di riorganizzazione delle cure Perinatali e pediatriche nella Regione Calabria all'Assessore Lo Moro che aveva accolto favorevolmente tale proposta tanto da inserirlo nel nuovo piano sanitario. Il Consiglio Direttivo della SIN chiede al Presidente Scopelliti che vengano avviati con urgenza i provvedimenti necessari per porre rimedio ad una situazione ormai non più sostenibile con notevole dispendio di risorse economiche. I cittadini, secondo la SIN, devono comprendere che questi punti nascita non garantiscono alcuna assistenza, ma nascere in queste strutture significa mettere a rischio la vita dei neonati in quanto non può essere effettuata quella necessaria assistenza nei primi minuti dopo la nascita, indispensabile per evitare le gravi complicazioni che poi vengono registrate nei neonati. D'altra parte gli ultimi dati confermano come la Calabria sia ancora la Regione in cui è più alta la mortalità neonatale. Il Consiglio direttivo della SIN chiederà un incontro dell'On. Orlando ed al Ministro Fazio al fine di realizzare una nuova organizzazione del percorso nascita in Calabria che possa garantire la massima sicurezza e la migliore qualità assistenziale.