“Il Tempo del Bel vestire…da Palazzo Muscari Tomajoli all’Archivio di Stato”
Continuano le manifestazioni estive de “Le Muse - Laboratorio delle Arti e delle Lettere” che in sinergia con l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, mercoledi 8 luglio alle ore 18,30 hanno organizzato la manifestazione “Il Tempo del Bel vestire…da Palazzo Muscari Tomajoli all’Archivio di Stato”.
Giuseppe Livoti, presidente Muse –ricorda- come tale evento conclude la mostra inaugurata nello scorso mese di aprile presso Palazzo Muscari nel cuore del centro storico di Reggio Calabria, nei pressi di Piazza Carmine, (progettato ai primi del novecento dalla studio Zerbi Pertini Marzatz), esposizione successivamente trasferita presso i locali dell’archivio di via Casalotto.
Mondo della moda e del costume quello che si potrà vedere mercoledi 8 luglio in un evento che ha riunito tradizioni popolari collegate ai disegni per tessuto elaborate da abili mani tra fine 800 e inizi del ‘900, raccolti dalla sapiente ricerca di Antonella Laganà una delle pochissime esperte del tessuto calabrese insieme a carte d’archivio, dalla pianta di fine settecento del comprensorio della Piana di Gioia con zone lacustri dove veniva coltivata la canapa ed il lino, alla Filanda Hallam (dal nome della personalità inglese arrivato a Villa San Giovanni per aprire tale struttura) ed ancora il quadro prospettico delle lavoranti presso le Filande di Villa San Giovanni e Cannitello, esemplificative della diffusione e lavorazione industriale del filo del baco nel 1850. Tra i documenti il diploma per un premio ricevuto da Antonio Plutino ad una esposizione internazionale come riconoscimento per la qualità della seta prodotta.
Ed ancora gli abiti della Collezione Pietrogrande Manganella appartenuti a Pia Volpe Pietrogrande tra paillette, pietre dure, giaietti, disegni in cordoncino e perline, velluti, abiti importati da Parigi dalla moglie del generale Aurelio Bondi per partecipare a brillanti ricevimenti di circoli ufficiali della città di Bologna. Gli abiti esposti dimostrano la tipica linea a S tipica del passaggio tra i due secoli. Inoltre decorazioni per acconciature, piume e spilloni oltre al particolare –uccello di paradiso nero- utilizzato per comporre le acconciature. Per l’occasione inoltre sarà possibile vedere per la prima volta dei documenti inediti attinenti alla “Corporazione dei Sartori di Reggio” del 1750.
Parteciperanno alla manifestazione: Mirella Marra – direttore archivio, Giuseppe Livoti –critico d’arte, prof.ssa Teresa Polimeni Cordova –docente di lettere, Paola Abenavoli – critico cinematografico, Giovanna Manganella – collezionista, arch. Stefano Muscari Tomajoli, Antonella Laganà –artista del tessuto, Enza Cuzzola – musicologa.
Le Muse ringraziano la disponibilità e la sensibilità della direttrice dell’archivio Mirella Marra che ha dato la possibilità di interagire, in un progetto che esalta l’architettura della Reggio di un tempo, presenta alla città collezioni storiche importanti e contribuisce a ricostruire quelle “ragioni di senso storico” della Reggio poco conosciuta.