Consiglio provinciale, Bruno risponde agli attacchi
Dall’affidamento dei lavori pubblici alla manutenzione delle strade, dalla spesa per lo staff alla gestione dei Centri per l’impiego passando per la presunta disattenzione nei confronti della città capoluogo di regione e alla vendita dei mezzi pulisci spiaggia: il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, chiude i lavori del consiglio provinciale di questa mattina - dodici i punti all’ordine del giorno tra cui la surroga dei neo amministratori Davide Zicchinella ed Emilio Verrengia - rispondendo punto per punto in maniera dettagliata ad una serie di attacchi e accuse a mezzo stampa indirizzate nei giorni scorsi al governo dell’Ente intermedio da consiglieri comunali di Catanzaro. E non solo.
Il presidente Bruno, conclusa la seduta che ha visto l’approvazione di una serie prese d’atto di sentenze passate in giudicato e la modifica al regolamento relative alle tariffe del museo Marca, ha preso la parola intervenendo anche in merito ai rilievi inoltrati a mezzo stampa dal consigliere provinciale Antonio Montuoro (in particolare sulla gestione dei Centri per l’impiego), oltre alle critiche sollevate dai consiglieri della maggioranza nel consiglio comunale di Catanzaro nelle ultime due sedute. “Rispondo alle accuse che mi sono state rivolte a conclusione del consiglio, proprio perché sono un uomo delle istituzioni – ha detto Bruno -. Una guerra istituzionale tra Comune e Provincia è una cosa insostenibile”.
“C’è stato un attacco mirato ad indebolire il presidente e la classe dirigente di questa Provincia che sta emergendo con operatività ed efficienza, configurando questo Ente intermedio tra i migliori d’Italia – dice ancora -. Mentre le Province vicine non riescono a garantire il pagamento degli stipendi, noi garantiamo i servizi ad alti livelli e di questo ringrazio tutti i dirigenti”. “Mi accusano di tutto, anche dei delitti del mostro di Firenze, perché vogliono delegittimare la figura di questo presidente che sta lavorando assieme all’intero consiglio provinciale, un organismo che ho voluto fosse collegiale fino in fondo, proprio alla luce delle difficoltà che abbiamo di fronte – ha detto ancora il presidente Bruno – per essere sempre di più punto di riferimento per tutti i territori della provincia e mantenere alta la qualità dei servizi”.
Il presidente Bruno – che è anche presidente dell’Upi e componente dell’ufficio di presidenza nazionale dell’Upi - ha voluto rimarcare, ancora una volta, che “le Province così come le abbiamo conosciute non esisteranno più e forse il problema è proprio questo: ci sono consiglieri che continuano a rapportarsi a questo ente senza tener conto che una legge obbrobrio come la 56/2014, la Delrio, con un incredibile furore ideologico ha inteso smantellarle le Province e l’impianto su cui erano importante, a partire dal principio della sussidiarietà. Se il Governo centrale non metterà mano ai tagli e alla legge di stabilità non saremo nelle condizioni nemmeno di parlare della trasformazione delle Province in Aree vaste”.
Questo è il quadro in cui la Provincia di Catanzaro, con l’amministrazione guidata da Enzo Bruno insediata lo scorso mese di ottobre si muove: incertezza nella definizione e attribuzione di funzioni e deleghe senza l’adeguata copertura economica in un quadro normativo confuso. “Eppure la Provincia di Catanzaro continua a garantire servizi, grazie a questa squadra, è la prima in Italia ad aver approvato lo Statuto all’unanimità, mantiene il rapporto con i sindaci di tutto il territorio diventando un punto di riferimento importante – afferma ancora Bruno -. Io rappresento questo consiglio in tutti gli ottanta comuni, sebbene sia un esponente del Partito democratico non ho difficoltà a contestare la legge Delrio, espressione del mio partito, né a chiedere al presidente Oliverio la nomina di una Giunta di alto profilo, perché sono un uomo libero.
E vorrei che ciascuno di voi fosse libero di sganciarsi dal proprio partito di riferimento per portare il proprio contributo a questa amministrazione nell’interesse esclusivo dei territori, senza dar vita a guerre istituzionali: il destino è nelle nostre mani. Sono intervenuto per difendere il mio operato da accuse infondate, che significa difendere quanto di buono abbiamo messo in campo per sostenere l’azione dei sindaci, mantenere elevata la qualità dei servizi, stare vicino alla gente”. Il presidente ha risposto dettagliatamente ai rilievi sollevati nei giorni scorsi da consiglieri comunali del centrodestra.
Le spese per lo staff “Non volevo arrivare a questo punto perché, prima di tutto, la mia onestà intellettuale mi ha sempre portato ad affermare di aver ereditato un Ente sano, in buona salute, quindi non volevo alimentare polemiche ma improntare il rapporto istituzionale con altri Enti e con gli amministratori che mi hanno preceduto all’insegna del rispetto della collaborazione – ha detto il presidente Bruno -. Ma continuo ad essere tirato dalla giacchetta su una serie di questioni. Il mio staff composto da sei unità, tutte part time, mentre il precedente staff era composto da quattro unità full time, il primo risparmio è evidente, a cui si aggiunge la soppressione delle aree dirigenziali, la nomina di otto dirigenti mentre prima erano dodici e la rinuncia da parte mia della nomina del direttore generale con un risparmio di circa 200 mila euro”.
Lavori pubblici, pulisci spiagge, edilizia scolastica “Vorrei ricordare a quanti hanno criticato la gestione della Provincia che la parte politica programma i lavori pubblici, ma gli atti di gestione vengono firmati dai dirigenti – ha detto ancora il presidente -. Negli ultimi tempi è stato alimentato uno scontro istituzionale che ci lascia a di poco perplessi: basti pensare che abbiamo avuto il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone, nonché già consigliere provinciale che ci ha prima attaccato per la strada provinciale 157 a Santa Maria rimasta incompleta per vent’anni e poi perché l’abbiamo sbloccata, o il consigliere Eugenio Riccio che ci richiama alla responsabilità della Provincia sulla strada di via Emilia o sulla pulizia di tratti di foce che interessano la battigia e quindi sono di competenza comunale mentre forse sarebbe il caso che si preoccupassero di quanto scrive l’Autorità nazionale anticorruzione al Comune di Catanzaro in merito agli appalti di lavori, servizi e forniture assegnati con procedura negoziata. La Provincia di Catanzaro in otto mesi ha fatto ricorso alla procedura negoziata, che riguardano interventi urgenti per come previsto dall’articolo 122 del decreto legislativo 163/2006, solo in due occasioni. I dati si commentano da soli e sono tutti consultabili e verificabili”.
Su particolari situazioni relative alla viabilità provinciale che possono essere definite ibride, come nel caso di viale Emilia o viale Isonzo, il presidente Bruno preannuncia l’imminente convocazione di una conferenza dei servizi. Sin dal suo insediamento l’amministrazione provinciale si è occupata della mitigazione del rischio idrogeologico, un impegno che ha visto l’Ente investire in tutto un milione di euro per la manutenzione delle aste fluviali con particolare attenzione per torrenti e fiumi che attraversano i centri abitati. Manutenzione e interventi hanno interessato: Torrente Alessi € 1 6.000,00; Torrente Randace (Curinga) € 1 2.000; Simeri (Botricello) € 1 8.000,00; Caccavari (Montepaone) € 1 0.000; Cantagalli € 2 0.000; Castace (Catanzaro) € 2 8.000; SP 25 - Alli € 2 6.000; Fosso Calabricata (Sellia M.) € 2 1.000; Fossi Vari Soverato Davoli € 4 9.000; S. Ippolito (Lamezia T.) € 2 5.000; Fossi Vari Palermiti € 4 8.000; Fossi Fegato e Simeri (Simeri C.) € 4 7.000; Fiasco Baldaya € 4 8.000; Crocchio (Cropani Botricello) € 4 9.000; Fiumarella € 1 0.000,00; Torrente Casale (Gizzeria) € 2 5.000,00; Torrente Nasari (Belcastro) € 3 0.000,00; Fosso Gabelluzza € 4 8.000,00; Fossi Vari (Girifalco-Squillace) € 4 7.000; Canale Uria € 4 7.000; Torrente Fiumarella € 4 8.000; Ghetterello (Squillace) € 4 5.000; Torrente Casale (Gizzeria) € 2 5.000; Fosso Cupito (S. Andrea J.) € 3 9.000; Alli - SS 106 € 2 5.000; Torrente Alessi € 3 1.000,00; Torrente Gaccia (alluvione 2015) € 3 0.000; Fossi Umbro-Magliacane (Belcastro) € 4 9.000; Torrente Nasari (Belcastro) € 3 0.000; Fossi Vari Palermiti € 2 0.000; STRADE (interventi di risanamento urgenti per danni alluvionali); SP 17 (SIANO) € 2 0.000; Reparto 13 € 1 3.000; Varie del catanzarese € 4 0.000; SP 162/1 e SP 90 (S. Pietro a M.) € 4 9.000; SP 48 (Germaneto) € 4 0.000; varie Area Martirano Conflenti € 125.000; Varie sedi stradali € 3 3.000; SP 97 € 4 9.000. Il presidente Bruno ha anche fatto il punto sul settore edilizia scolastica e gestione tecnica del patrimonio ricordando i progetti esecutivi finanziati con Fondi regionali, come quelli relativi al completamento dell’istituto professionale “Leonardo da Vinci” di Lamezia Terme, ma anche il progetto per l’efficientamento energetico del liceo scientifico di Soverato e la ristrutturazione dell’Ipsia Ferraris di Soverato; e ancora l’intervento di rafforzamento dell’immobile sede della prefettura per un ammontare di quattro milioni di euro e dell’immobile sede del comando provinciale dei vigili del fuoco per 2.950.000 milioni, per un totale di circa dieci milioni di euro. Il presidente Bruno ha ricordato anche che i quattro pulisci spiaggia di proprietà dell’Ente sono stati venduti nel 2011 in seguito ad un provvedimento della Giunta Ferro, atto a cui Bruno, da capogruppo dei Ds, si era opposto pubblicamente.
Attenzione a Catanzaro, rapporto con università, parco della biodiversità, centro per l’impiego Rispetto alle accuse rivolte al presidente di trascurare il Capoluogo di Regione, oltre ad un’analisi territoriale degli investimenti in lavori, il presidente ricorda gli sforzi profusi per assicurare il funzionamento del Centro per l’impiego di Catanzaro, potenziando l’attività di sportello, ma anche il potenziamento dei rapporti con l’Università finalizzati ad un rilancio del capoluogo con particolare attenzione alla valorizzazione del centro storico. Un rapporto istituzionale rafforzato soprattutto con la recente convenzione firmata tra Provincia e Ateneo che mette a disposizione della facoltà di Scienze motorie l’ex Istituto Einaudi, prospettando l’arrivo a pochi passi dal centro di circa mille studenti.
“Ma forse paghiamo proprio lo scotto di aver rafforzato il rapporto con l’Università per troppi anni trascurato – ha detto ancora il presidente – e di aver fatto davvero qualcosa di concreto per favorire il processo di rilancio del centro storico andando oltre le enunciazioni”. “Fino a quando avremo la responsabilità del Parco della Biodiversità, cosa che rimarrà tale fino a quando non verrà definita la competenza delle aree vaste – ha detto ancora – continueremo a mantenere ad alti livelli la manutenzione di questa struttura che consideriamo uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione provinciale, nonostante la carenza di risorse. Preannunciamo a settembre l’apertura di una nuova ala del Parco dedicata ai giovani: il Parco delle idee e della legalità e sarà intitolata al magistrato Federico Bisceglia”. In merito alla situazione del Centro per l’impiego di Catanzaro, il presidente ha ricordato che l’emergenza determinata dal programma Garanzia Giovani e dai precari della scuola, è stata affrontata con uno specifico provvedimento che dispone il trasferimento di sedici unità e l’autorizzazione allo straordinario, così come – al contrario di quanto affermato da Montuoro che in quanto delegato alla Formazione, delega che comunque non sarà più nella disponibilità della Provincia, auspicava un maggiore coinvolgimento – il Piano provinciale è stato presentato ed è al vaglio della Regione.
I consiglieri provinciali di Catanzaro si stringono assieme al presidente Enzo Bruno – affiancato dalla dirigente Anna Perani nella funzione di segretario generale - nel caloroso benvenuto ai due colleghi che per sono stati chiamati a sedere tra gli scranni dell’aula Ferrara di Palazzo di Vetro dopo la surroga del consigliere Franco Mastroianni e del vice presidente Vittorio Paola, ai quali va in maniera unanime l’affettuoso saluto e ringraziamento per l’impegno, l’operato e l’azione propositiva svolta nei mesi di attività comune.
La seduta del consiglio provinciale di oggi, caratterizzata dalla piccata e lunga replica del presidente Bruno agli attacchi rivolti da alcuni consiglieri comunali di Catanzaro nel corso delle ultime riunione delle assise e sulla stampa, si apre proprio con la surroga di Mastroianni e Paola, ai quali subentrano Emilio Verrengia, già consigliere provinciale, e Davide Zicchinella, sindaco di Sellia accompagnato dalla moglie e dal su intero consiglio comunale. L’auspicio di Zicchinella al suo esordio è quello che “il consiglio provinciale possa continuare ad operare in maniera unitaria nell’interesse dei territori, senza divisioni né spaccature per garantire visibilità alle istanze dei piccoli comuni, oltre che dei centri maggiori. Esigenza – questa – che negli scorsi anni non sempre è stata soddisfatta. Il presidente Bruno ha improntato la propria azione amministrativa alla presenza sul territorio e all’ascolto, nella vicinanza ai sindaci, ha bisogno di tutto il nostro sostegno”.
Un ruolo importante quello degli amministratori che spesso vanno a riempire “il vuoto della politica e dei partiti – ha detto Emilio Verrengia -. La Provincia come Area vasta deve tutelare sia i piccoli che i grandi comuni. La legge di riordino contro cui mi sono sempre battuto ha creato difficoltà ai territori e ha fatto degli enti intermedi veri e propri agnelli sacrificali: questa situazione non può essere cavalcata. Serve un confronto costante per mantenere questa Provincia nelle condizioni in cui è sempre stata: un fiore all’occhiello. Dobbiamo impegnarci per garantire una sana amministrazione affinché si possano dare risposte ai territori”. Verrengia suggerisce un maggiore coinvolgimento del consiglio provinciale e dell’assemblea dei sindaci, appellandosi infine alla partecipazione “nell’interesse dei territori, il bene dei cittadini non ha colore politico”.
Oltre ad una serie di prese d’atto di sentenze passate in giudicato, il consiglio provinciale ha approvato la delibera relativa all’aggiornamento delle tariffe d’ingresso al Museo Marca. Dal 2008, anno di istituzione del Museo, le tariffe non sono state mai modificate, spiega la dirigente del settore competente, Anna Perani. “Nelle more del nuovo assetto organizzativo previsto dalla legge Delrio che riduce drasticamente i finanziamenti alle Provincia, in via sperimentale, per garantire il buon funzionamento del Museo Marca e dare la possibilità alla Fondazione Rocco Guglielmo di assicurare continuità e qualità alla programmazione culturale del Museo – ha affermato la Perani – si rende necessario adeguare la tariffe d’ingresso, nel rispetto del principio di economicità nonché efficacia ed efficienza che devono contraddistinguere l’erogazione dei servizi degli Enti pubblici e quindi a parziale copertura dei costo sul bilancio provinciale”.
Il biglietto unico, quindi, passa da 3 a 6 euro, mentre l’unico ridotto da 2 a 4. Il biglietto speciale scuole costerà 3 euro, così come il biglietto per la collezione permanente costerà 3 euro (il ridotto 2) e il biglietto per la mostra di arte contemporanea 3 euro. A portare il proprio contributo al dibattito anche i consiglieri Marco Polimeni, Nicola Ventura, Riccardo Bruno, Francesco Mauro, Pino Celi. Mentre Montuoro sceglie la via dell’astensione perché ritiene di non essere stato coinvolto nella decisione di affidare la gestione del Marca alla Fondazione Guglielmo, Marco Polimeni ha sollecitato la sigla di una convenzione che, come nel caso dell’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, possa favorire l’accesso degli studenti dell’Università Magna Graecia a condizioni agevolate, proprio in virtù dell’ottimo rapporto sinergico sviluppato tra i due enti nella direzione di una proficua integrazione.
Secondo Celi, che ha salutato con particolare affetto Vittorio Paola, “la cultura deve essere uno dei settori su cui Catanzaro deve lavorare per riempire di contenuti il ruolo di Capoluogo. Una direzione che il Comune non batte, tanto da aver raccolto poco gli stimoli provenienti dal Cultura. Basti pensare che il quartiere marinaro dove d’estate si concentrano le principali attività non ha alcun contenitore culturale a cui accedere”. Saluti e apprezzamenti a Paola, seduto tra gli scranni in platea, anche da Ventura e Bruno. E mentre Ventura rimarca il risultato positivo raggiunto con la convenzione tra Università ed ex Einaudi – “unico passo concreto compiuto nella rivitalizzazione del centro”, Emilio Verrengia sollecita tanto un coinvolgimento del Comune, ad esempio per il potenziamento dei mezzi di trasporto destinati a collegare il quartiere Mater Domini al resto della città, quanto una riflessione più ampia sulle risorse in dismissione, dal Marca al Parco.
I consiglieri provinciali di Catanzaro si stringono assieme al presidente Enzo Bruno – affiancato dalla dirigente Anna Perani nella funzione di segretario generale - nel caloroso benvenuto ai due colleghi che per sono stati chiamati a sedere tra gli scranni dell’aula Ferrara di Palazzo di Vetro dopo la surroga del consigliere Franco Mastroianni e del vice presidente Vittorio Paola, ai quali va in maniera unanime l’affettuoso saluto e ringraziamento per l’impegno, l’operato e l’azione propositiva svolta nei mesi di attività comune.
La seduta del consiglio provinciale di oggi, caratterizzata dalla piccata e lunga replica del presidente Bruno agli attacchi rivolti da alcuni consiglieri comunali di Catanzaro nel corso delle ultime riunione delle assise e sulla stampa, si apre proprio con la surroga di Mastroianni e Paola, ai quali subentrano Emilio Verrengia, già consigliere provinciale, e Davide Zicchinella, sindaco di Sellia accompagnato dalla moglie e dal su intero consiglio comunale. L’auspicio di Zicchinella al suo esordio è quello che “il consiglio provinciale possa continuare ad operare in maniera unitaria nell’interesse dei territori, senza divisioni né spaccature per garantire visibilità alle istanze dei piccoli comuni, oltre che dei centri maggiori. Esigenza – questa – che negli scorsi anni non sempre è stata soddisfatta. Il presidente Bruno ha improntato la propria azione amministrativa alla presenza sul territorio e all’ascolto, nella vicinanza ai sindaci, ha bisogno di tutto il nostro sostegno”.
Un ruolo importante quello degli amministratori che spesso vanno a riempire “il vuoto della politica e dei partiti – ha detto Emilio Verrengia -. La Provincia come Area vasta deve tutelare sia i piccoli che i grandi comuni. La legge di riordino contro cui mi sono sempre battuto ha creato difficoltà ai territori e ha fatto degli enti intermedi veri e propri agnelli sacrificali: questa situazione non può essere cavalcata. Serve un confronto costante per mantenere questa Provincia nelle condizioni in cui è sempre stata: un fiore all’occhiello. Dobbiamo impegnarci per garantire una sana amministrazione affinché si possano dare risposte ai territori”. Verrengia suggerisce un maggiore coinvolgimento del consiglio provinciale e dell’assemblea dei sindaci, appellandosi infine alla partecipazione “nell’interesse dei territori, il bene dei cittadini non ha colore politico”.
Oltre ad una serie di prese d’atto di sentenze passate in giudicato, il consiglio provinciale ha approvato la delibera relativa all’aggiornamento delle tariffe d’ingresso al Museo Marca. Dal 2008, anno di istituzione del Museo, le tariffe non sono state mai modificate, spiega la dirigente del settore competente, Anna Perani. “Nelle more del nuovo assetto organizzativo previsto dalla legge Delrio che riduce drasticamente i finanziamenti alle Provincia, in via sperimentale, per garantire il buon funzionamento del Museo Marca e dare la possibilità alla Fondazione Rocco Guglielmo di assicurare continuità e qualità alla programmazione culturale del Museo – ha affermato la Perani – si rende necessario adeguare la tariffe d’ingresso, nel rispetto del principio di economicità nonché efficacia ed efficienza che devono contraddistinguere l’erogazione dei servizi degli Enti pubblici e quindi a parziale copertura dei costo sul bilancio provinciale”.
Il biglietto unico, quindi, passa da 3 a 6 euro, mentre l’unico ridotto da 2 a 4. Il biglietto speciale scuole costerà 3 euro, così come il biglietto per la collezione permanente costerà 3 euro (il ridotto 2) e il biglietto per la mostra di arte contemporanea 3 euro. A portare il proprio contributo al dibattito anche i consiglieri Marco Polimeni, Nicola Ventura, Riccardo Bruno, Francesco Mauro, Pino Celi. Mentre Montuoro sceglie la via dell’astensione perché ritiene di non essere stato coinvolto nella decisione di affidare la gestione del Marca alla Fondazione Guglielmo, Marco Polimeni ha sollecitato la sigla di una convenzione che, come nel caso dell’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, possa favorire l’accesso degli studenti dell’Università Magna Graecia a condizioni agevolate, proprio in virtù dell’ottimo rapporto sinergico sviluppato tra i due enti nella direzione di una proficua integrazione.
Secondo Celi, che ha salutato con particolare affetto Vittorio Paola, “la cultura deve essere uno dei settori su cui Catanzaro deve lavorare per riempire di contenuti il ruolo di Capoluogo. Una direzione che il Comune non batte, tanto da aver raccolto poco gli stimoli provenienti dal Cultura. Basti pensare che il quartiere marinaro dove d’estate si concentrano le principali attività non ha alcun contenitore culturale a cui accedere”. Saluti e apprezzamenti a Paola, seduto tra gli scranni in platea, anche da Ventura e Bruno. E mentre Ventura rimarca il risultato positivo raggiunto con la convenzione tra Università ed ex Einaudi – “unico passo concreto compiuto nella rivitalizzazione del centro”, Emilio Verrengia sollecita tanto un coinvolgimento del Comune, ad esempio per il potenziamento dei mezzi di trasporto destinati a collegare il quartiere Mater Domini al resto della città, quanto una riflessione più ampia sulle risorse in dismissione, dal Marca al Parco.